Pieno successo di partecipazione e di dibattito della giornata di verifica tra gli Stati Generali della Solidarietà e della Cooperazione internazionale (150 tra ong, associazioni, sindacati, università ed enti locali) ed i rappresentanti del Governo italiano che si è svolta ieri, 24 maggio. Tutte le tematiche della cooperazione internazionale sono state affrontate con chiarezza e responsabilità. Gli Stati Generali hanno così voluto verificare se gli impegni presi dalla Vice Ministra Sentinelli siano stati realizzati, dopo l'assemblea dello scorso novembre e l'avvio del processo di rinnovamento che la società civile italiana vuole perseguire sulle questioni internazionali.
"Vogliamo riportare i temi della solidarietà e della cooperazione internazionale, attuati da milioni di cittadini, nell'agenda politica nazionale. Non vogliamo promesse, ma impegni e pratiche da parte delle istituzioni, del mondo politico e del Parlamento. Lotta alla povertà, cancellazione del debito, cooperazione autentica tra i popoli sono questioni per noi irrinunciabili. Non è solo una questione di risorse economiche, ma soprattutto di qualità dei cosiddetti aiuti e delle priorità e principi cui si deve ispirare". Con queste parole Raffaella Chiodo, coordinatrice degli Stati Generali della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale ha sottolineato che la prossima discussione parlamentare della proposta di legge sulla cooperazione deve prevedere l'audizione di tutti gli attori che già realizzano l'incontro e lo scambio transnazionale tra le comunità e i popoli.
In mattinata sono intervenuti i parlamentari Francesco Martone, Sabina Siniscalchi, Francesco Ferrante e Tana de Zulueta, che hanno avuto uno scambio franco e diretto con l'assemblea. Gli Stati Generali esprimono anche un'ampia rappresentanza delle comunità immigrate, le quali hanno ribadito l'intenzione di avere un ruolo proprio nella cooperazione italiana destinata ai loro paesi di origine.
I coordinatori dei 6 gruppi di lavoro hanno evidenziato che il percorso degli Stati Generali continuerà ad essere partecipativo ed unitario, come lo è stato finora; tra le richieste fatte al governo, è pressante la necessità di coordinare le decisioni governative con coerenza, mantenendo le stesse posizioni anche a livello europeo e mondiale. Al prossimo vertice del G8, le associazioni porteranno avanti le proprie istanze anche in quella sede per incidere sulle politiche internazionali, perché siano più eque e rispettose di tutti i popoli del pianeta.
Nel pomeriggio, la Vice Ministra agli Esteri con delega alla cooperazione internazionale, Patrizia Sentinelli, ha dialogato con i gruppi di lavoro degli Stati Generali e con il pubblico che ha partecipato alla giornata. "Attraverso lo strumento della politica, la politica della cooperazione può contaminare tutte le diverse parti del paese, non solo la politica estera" - ha affermato la Vice Ministra Sentinelli. La Vice Ministra ritiene molto importante il confronto permanente tra la società civile e le istituzioni politiche, come stimolo e verifica delle scelte fatte dal governo italiano; si è inoltre resa disponibile a sostenere in Parlamento le proposte della società civile, per poter più facilmente raggiungere i risultati che gli Stati Generali si sono prefissi.
Il lavoro degli Stati Generali della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale continuerà nei prossimi mesi; sarà lanciata una campagna culturale che faccia maturare la giusta consapevolezza dell'opinione pubblica, del Parlamento e del Governo sulla necessità di restituire il debito sociale ed economico contratto con i popoli dei paesi impoveriti nel passato: deportazione degli schiavi, sfruttamento delle risorse, colonizzazione e creazione del meccanismo del debito estero. Per la settimana dell'Onu dei Popoli, in programma per l'inizio di ottobre, ci sarà una nuova convocazione dell'assemblea.