Un cargo di aiuti d'emergenza inviato dal Ministero degli Affari Esteri italiano è atterrato oggi a Bangui per sostenere le operazioni di aiuto di Intersos.
Per rispondere alla drammatica crisi umanitaria in corso in Repubblica Centrafricana, l’Ufficio Emergenza della Direzione Generale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ha messo a disposizione un aereo cargo di aiuti di emergenza, atterrato oggi alle 9 (ora italiana) a Bangui, capitale del paese con a bordo anche una persona dell’unità di emergenza INTERSOS. Il personale d’emergenza INTERSOS, attualmente sono cinque gli operatori internazionali sul terreno, sta lavorando in queste ore per portare, grazie a questi aiuti giunti oggi, immediata assistenza a oltre 85.000 persone sfollate che vivono in condizioni disperate, senza alcun accesso ai servizi sanitari.
In Repubblica Centrafricana la violenta crisi politica, acuitasi nel dicembre 2013, sta provocando un disastro umanitario che oggi coinvolge oltre 2,5 milioni di persone. Più della metà della popolazione, stremata da mesi di violenze e combattimenti, vive una condizione drammatica. L’endemica insicurezza alimentare che affligge quasi il 70% della popolazione del paese, uno dei più poveri al mondo, si sta aggravando a causa dei violenti scontri che imperversano nell’area; il settore sanitario è al collasso, la popolazione non ha accesso ai servizi sanitari, in cui mancano medicinali e personale e il rischio di diffusione di epidemie è estremamente alto.
Più di 900.000 persone hanno abbandonato le proprie abitazioni per sfuggire alle violenze: 512.000 sfollati, quasi un ottavo dell’intera popolazione, si trovano nella sola area urbana di Bangui, dove INTERSOS sta intervenendo.
Decine di migliaia di persone, qui, vivono in campi temporanei: oltre 100.000 persone si sono rifugiate nell’area circostante l’aeroporto, divenuto nelle ultime ore un affollatissimo campo sfollati.
Anche istituti pubblici, scuole, moschee, parrocchie, sono diventati campi in cui le condizioni igieniche sono precarie, acqua potabile e cibo scarseggiano e mancano totalmente i servizi sanitari. L’impossibilità di percorrere la strada che collega il porto di Duala in Camerun con Bangui ha temporaneamente bloccato tutti i trasporti via terra, inclusi quelli per i medicinali, che ora devono forzatamente essere trasportate per via aerea, riducendo ulteriormente il già scarso apporto di farmaci di prima necessità.
“Il cargo umanitario fornito dal Ministero degli Affari Esteri, atterrato questa mattina a Bangui ha trasportato teli di plastica, taniche e serbatoi per l’acqua, zanzariere, kit igienici e forniture sanitarie, e permetterà al personale d’emergenza INTERSOS, già presente sul posto, di assistere circa 85.000 persone, in 26 campi nell’area di Bangui, che necessitano immediata e urgente assistenza sanitaria; apprezziamo molto il tempestivo e fondamentale contributo fornito dal Ministero degli Affari esteri in risposta a questa grave crisi” commenta Marco Rotelli, Segretario Generale di INTERSOS, direttamente da Bangui. “La stagione delle piogge in arrivo rappresenta poi una nuova emergenza per la popolazione sfollata; i malati di malaria aumenteranno, insieme al rischio di diarrea acuta per via dell’insufficiente numero di latrine e del bassissimo quantitativo di acqua potabile disponibile, meno di 1 litro al giorno per abitante in alcuni siti di sfollati. Una combinazione che, con previsioni di aumento del numero di sfollati nelle prossime settimane, potrebbe causare molte vittime tra bambini e soggetti più vulnerabili.
INTERSOS sta organizzando due cliniche mobili, che raggiungeranno più di 85.000 persone che sono attualmente prive dei servizi salva-vita nell’ area urbana di Bangui. Inoltre, grazie al cargo arrivato oggi, le zanzariere trattate, i contenitori per l'acqua, i kit igienici e i sistemi di potabilizzazione dell'acqua saranno distribuiti alle famiglie sfollate, mentre al contempo l’apporto di acqua potabile sarà aumentato tramite l’installazione di cisterne. (
www.intersos.org)