L’impegno dell’ANMIL a sostegno
della prevenzione degli infortuni sul lavoro si arricchisce anche in
questa terza edizione del coinvolgimento in un Premio Giornalistico,
quello dedicato a Pietro Di Donato, promosso dal Comune di Taranta
(un piccolissimo comune in provincia di Chieti, con meno di 500
abitanti), che ha avuto l’Adesione del Presidente della Repubblica,
il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è
organizzato in collaborazione con INAIL Nazionale, INAIL Abruzzo,
Ordine Nazionale dei Giornalisti, Fondazione Carichieti, ANCI
nazionale, ENEL spa e oggi anche con ANMIL.
Per partecipare al Premio, riservato al
miglior articolo/inchiesta (carta stampata, tv, radio ed internet)
sul tema della sicurezza in ambiente di lavoro, è necessario spedire
uno p più lavori entro il 15 marzo e sarà poi la prestigiosa Giuria
-composta da Fausto Bertinotti, già Presidente della Camera dei
Deputati e Presidente di Giuria; da Tiziano Treu, già Senatore della
Repubblica ed ex Ministro del Lavoro; da Enzo Jacopino, giornalista e
Presidente dell’Ordine dei Giornalisti; da Lucia Annunziata,
giornalista – a scegliere il vincitore del premio di 5.000 euro che
verrà consegnato nel corso della cerimonia di premiazione è
programmata per il 30 marzo 2014 a Taranta Peligna.
“Promuovere questo tipo di iniziative
significa rendere merito a quei giornalisti che riescono a
contribuire a sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica su un
problema per il quale dovremmo tutti fare di più - commenta il
Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni - e siamo grati al Sindaco di
un piccolo Comune, Marcello Di Martino, che merita un grande elogio
per l’impegno a portare avanti iniziative che per le problematiche
che abbracciano si ritrovano ad essere impopolari o poco divulgate”.
L’esempio che ci viene da uno
scrittore ai più sconosciuto come Pietro Di Donato, nativo di
Taranta Peligna, alla cui memoria è appunto dedicato il Premio, deve
essere un monito per tutti: nato il 3 aprile 1911 a West Hoboken, nel
New Jersey, da genitori abruzzesi (la nonna era di Taranta Peligna e
gli darà il cognome) originari di Vasto (in provincia di Chieti),
Pietro Di Donato nonostante la poca formazione scolastica, si è
avvicinato da autodidatta ad autori che descrivono la realtà della
gente comune ed il bisogno di impegno sociale. La sua fama esplose
nel 1939 con la pubblicazione del suo primo romanzo Christ in
concrete, "Cristo tra i muratori", che racconta la tragica
morte del padre Geremia, un operaio edile deceduto sul cantiere il
Venerdì Santo del 1923, un giorno che ha cambiato per sempre la sua
vita a soli dodici anni, primo di otto figli. Il libro venne
prontamente definito “uno dei più grandi romanzi proletari di
tutti i tempi” dalla critica contemporanea e fu il libro del mese
per il Club del Libro, superando Furore, di John Steimberk, uscito
nello stesso periodo. La critica lo considera il primo vero libro di
denuncia sociale di uno scrittore italo americano, che fu egli stesso
un operaio edile e mantenne l'iscrizione al sindacato degli edili per
tutta la vita. Se ne trasse anche un film, Give Us This Day, girato
nel 1949 da Edward Dmytryk con protagonista Lea Padovani ed uscito in
USA con il titolo Christ in Concrete.
Per info, regolamento e modulo di
adesione: www.premiopietrodidonato.it