Multiculturalità UISP: un report ricostruisce le tante iniziative a livello nazionale e territoriale nel campo dell'integrazione attraverso lo sport.
“L'Italia - assieme alla Spagna - è la nazione europea che negli ultimi dieci anni ha registrato la crescita più significativa di popolazione straniera, con un incremento dal 2002 del 211%: notevole, se paragonato al +20% della Francia e all'1,3% della Germania” (Repubblica, 22 luglio 2013). Questi dati aprono la relazione annuale di Chiara Stinghi, responsabile multiculturalità Uisp, sui progetti inseriti nelle pratiche di aggiornamento dell'iscrizione al Registro nazionale delle associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati, per l'anno 2013. La relazione ricostruisce il quadro degli interventi Uisp sul territorio nell’ambito dell’integrazione attraverso lo sport. Le azioni Uisp si svolgono a livello nazionale ma anche territoriale, con iniziative pensate e organizzate dai Comitati Uisp sparsi nel paese.
“Un paese che continua ad accogliere e che, quotidianamente, si misura sui temi dell’accoglienza, della cittadinanza, dell’integrazione – scrive Stinghi nella sua relazione - L’immigrazione, infatti, è un fenomeno ormai consolidato nel nostro paese, ma viene spesso affrontato come un’emergenza e solo in rari casi in un’ottica strategica di sviluppo e programmazione a lungo termine. La presenza degli stranieri, significativa e in continuo aumento, è una risorsa che deve essere valorizzata e un’opportunità per il nostro paese per creare nuove forme di integrazione e per crescere mettendo in atto scelte interculturali.
In questo scenario nel 2013 il governo italiano crea il ministero per l’Integrazione che sta lavorando in collaborazione con l’UNAR al “Piano nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza”. Gli assi prioritari del Piano sono occupazione, alloggio, istruzione, mass media, sicurezza e sport. Allo sport, finalmente, è riconosciuto il ruo lo di strumento educativo, strumento di coesione sociale ed è inserito a pieno titolo nel Piano.
L’Uisp, inserita in queste reti e impegnata sul piano politico sul tema dell’integrazione, si fa portavoce di uno sport di cittadinanza che non prevede limitazioni di accesso di nessun tipo per tutti coloro che vogliono “partecipare”, “giocare”, “esserci” e fa dello sport un linguaggio che mette in relazione le differenze. La presenza di stranieri all’interno delle nostre attività è ormai affermata, inoltre, la nostra associazione attraverso la metodologia dello sportpertutti si sperimenta con molteplici risposte di attività, connotandole sempre più in un’ottica interculturale”.
“Nell’ultima mappatura realizzata per riconfermare l’iscrizione dell’Uisp nel Registro sono pervenuti 43 progetti, provenienti da 19 Comitati territoriali e due dal Comitato nazionale – continua Chiara Stinghi - Il numero dei partecipanti agli interventi presentati in questa occasione e relativi al periodo gennaio–dicembre 2013 è di oltre 38.000 dei quali 20.000 stranieri, provenienti da oltre trenta differenti paesi. Interessante caratteristica che accomuna il lavoro dei comitati è il coinvolgimento della comunità locale rivolgendosi sia a stranieri che italiani. I Comitati operano generalmente con numerosi partner: enti pubblici, associazioni di migranti, questure, aziende sanitarie, consolati ecc., inseriti in consolidate reti locali”.
I progetti pervenuti e realizzati nel 2013 spaziano dall’Action Week ai Mondiali Antirazzisti, da Diritti in campo a Lontani da dove.
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