Il Nucleo Speciale anticrimine tecnologico-Unità di Monitoraggio della Guardia di Finanza mette in guardia dal rischio truffe "prevalentemente ambientato in Internet" relative alle iniziative di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto del 26 dicembre: alcune organizzazioni criminali si sono agevolmente inserite, infatti, nella scia delle iniziative di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dallo tsunami e, dietro fantomatici enti o associazioni internazionali, "hanno avviato lucrose attività fraudolente a discapito della sensibilità e della buona fede dei cittadini". Gli investigatori spiegano che questo tipo di "truffe" "si basa su sollecitazioni al pubblico veicolate con messaggi in posta elettronica o prospettate su pagine di siti web. I soggetti protagonisti attivi di questo nuovo genere di sciacallaggio mirano ad acquisire direttamente somme in denaro o a carpire le coordinate di conti correnti bancari e di carte di credito per successive appropriazioni indebite". Chi naviga in Internet o comunica abitualmente attraverso la e-mail - avverte la GdF - deve prestare particolare attenzione per evitare di cadere in possibili trappole, per questo bisogna assumere un atteggiamento scettico sulla reale possibilità che qualche organizzazione umanitaria abbia potuto localizzare l'indirizzo di posta elettronica del destinatario del messaggio; la GdF consiglia di non rispondere alle mail ricevute relative ad ipotesi di aiuto, e di verificare invece l'esistenza dell'ente o associazione, eseguendo un riscontro attraverso un motore di ricerca (ad esempio Google, Altavista, Lycos, Arianna ) o cercando di collegarsi in Rete all'eventuale homepage dell'ente (si può provare a digitare l'indirizzo, sostituendo il nome del mittente e la chiocciola con la digitazione dei caratteri www seguita dal punto; ad esempio tsunami@raccoltafondi.com diventa www.raccoltafondi.com)". La Guardia di Finanza raccomanda, infine, di "chiedere al proprio istituto di credito, prima di effettuare qualsivoglia versamento, di verificare in ogni caso l'intestatario del conto corrente cui è destinata la cifra che si intende devolvere ed accertarsi che corrisponda effettivamente all'organizzazione individuata per il bonifico, e segnalare, telefonicamente al 117 o in posta elettronica all' indirizzo sos@gat.gdf.it, le situazioni sospette". HelpConsumatori, 13 gennaio 2005

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