Che Giochi saranno quelli di Sochi? Ad una settimana dal via delle XXII Olimpiadi invernali facciamo il punto su aspetti sportivi e sociali. Intervista a B. Chiavacci.
La XXII edizione dei Giochi Olimpici invernali prenderà il via a Sochi il 7 febbraio e si concluderà il 23. Ancora una volta un grande evento sportivo rischia di trasformarsi nella grancassa propagandistica di un governo e di uno Stato che cercano di farsi perdonare ambiguità e punti deboli del proprio ordinamento giuridico. Non solo quindi le polemiche sulle spese folli per gli impianti e la militarizzazione degli impianti sportivi, ma soprattutto il tema delle leggi antigay di Putin hanno assunto una dimensione planetaria. La Uisp, con l'adesione del Forum del terzo settore, lancerà da lunedì la campagna "A Sochi per i diritti".
A pochi giorni dall'inizio dei Giochi 52 atleti olimpionici hanno lanciato un appello alle autorità russe perchè vengano abrogate le leggi che vietano la "propaganda omosessuale" ai minori di 18 anni, approvate di recente, che hanno innescato ondate di attacchi omofobici. Gli atleti hanno anche denunciato l'inerzia a tale riguardo del Comitato olimpico internazionale e degli sponsor internazionali, dando vita alla cosiddetta campagna per il "principio numero sei", ossia quello della Carta Olimpica che dovrebbe tutelare contro le discriminazioni.
Che Olimpiadi saranno quelle di Sochi? Lo chiediamo a Bruno Chiavacci, coordinatore neve Uisp: “La stazione sciistica di Sochi avrebbe meritato una migliore pubblicità di quella che sta ricevendo da queste Olimpiadi. Infatti, non diventerà nota per i suoi impianti rinnovati, le sue montagne e le ottime piste, ma per le cose negative emerse in questo ultimo periodo in tema di diritti. Per questo l'Uisp lancerà da lunedì la campagna “A Sochi per i diritti”. Le Olimpiadi di Sochi, così come tutti i grandi eventi, devono essere un’occasione affinché vengano superate le politiche discriminatorie e siano un'occasione per affermare i diritti”.
“Come sportivi e come appassionati di questi sport – continua Chiavacci - ci aspettiamo un’Olimpiade di buon livello, sia nello sci nordico che nell’alpino sono molte le presenze di buon livello che fanno ben sperare. Puntiamo in particolare sullo snowboard, in quanto pratica che avvicina i giovani e che anche l’Uisp promuove come proposta contro l’abbandono sportivo dei giovani”.
“Abbiamo una buona squadra azzurra, con alcune eccellenze nella discesa e nello sci nordico – spiega Bruno Chiavacci - Ci auguriamo che qualcuno dei nostri atleti riesca ad avere un guizzo che possa farci sognare e portare a casa risultati importanti. Il nostro augurio è che, oltre a gareggiare in modo leale, pulito e nel rispetto dell’etica sportiva, riescano anche a portare un messaggio sui valori e i diritti delle persone, come cercheremo di fare noi dall’Italia con la nostra campagna”.
“Nelle prossime settimane – conclude Chiavacci - le Olimpiadi saranno al centro dell’attenzione mediatica mentre il nostro movimento, società sportive, dirigenti, operatori, continuerà la sua attività sul territorio per la promozione degli sport invernali, cercando di proporre le condizioni migliori per far partecipare sempre più persone. Segnaliamo ad esempio lo
Snowboard day del 26 gennaio, che ha visto la partecipazione di 120 ragazzi e
Innamorati della neve, dal 14 febbraio a Laceno (AV). (E.F.)