Sta per compiere un anno il Centro Interculturale di Parma e provincia nato dal progetto "Luoghi interculturali" , realizzato in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Forum Solidarietà. (http://csvnet.it/press/per-conoscerci/storie-e-best-practices/volontariato-in-europa/946-al-centro-interculturale-di-parma-idee-e-progetti-in-divenire)

Inaugurato nel febbraio 2013, il Centro vuole essere un luogo di nuove progettualità e attività sul tema dell'integrazione e far conoscere le idee e le azioni concrete che le realtà del terzo settore locale mette in campo lavorando in rete.

Nei suoi primi 12 mesi di vita si è costituito come associazione di associazioni ed ha attivato percorsi e attività con ricaduta sulla città ma anche sulla provincia.

Prima di iniziare a organizzare iniziative, corsi, laboratori, ha voluto però chiamare a raccolta tutti coloro che erano interessati alla tematica dell'intercultura per dare una risposta alla domanda: "quali attività e quali forme di coinvolgimento per cittadini/e migranti e italiani vogliamo progettare al centro interculturale?"

Grazie al progetto europeo Step in!, che prevede appunto il coinvolgimento di migranti in attività di volontariato per favorire una migliore integrazione e che vede come ente capofila la Provincia di Parma, la rete delle associate al Centro Interculturale ha organizzato un Open Space Technology (OST) dal titolo "Partecipazione? Dillo con parole tue" durante il quale sono emersi spunti interessanti in vista della programmazione delle iniziative.

L'Open Space Technology è una metodologia che permette di creare gruppi di lavoro e riunioni particolarmente ispirati e produttivi. È stato sperimentato negli ultimi 20 anni in differenti paesi del mondo, impiegato nella gestione di gruppi composti da un minimo di 5 a un massimo di 2000 persone, in conferenze della durata di una, due o anche tre giornate.

Si tratta di una metodologia innovativa poiché in tal modo le persone tendono a non annoiarsi e, anche grazie a un clima piacevole, in tempi relativamente brevi producono un documento riassuntivo di tutte le proposte/progetti elaborati dal gruppo, l'instant book. Documento che, oltre alla sua utilità pratica, diviene testimonianza di un lavoro fatto e garante degli impegni presi.

La metodologia si basa sopratutto sul brainstorming iniziale e sulla legittimazione al movimento che segue: ciascuno può spostarsi da un gruppo all'altro a seconda delle relazioni instaurate e del clima di gruppo. In tal senso, si tratta di una tecnica che insiste sulla creatività e sul dinamismo dei gruppi.

Il progetto ha poi portato alla sperimentazione della metodologia OST in altri territorio europei, ad Hannover e a Kristianstadt (Svezia) dove 7 partner di 7 paesi diversi si sono confrontati sui risultati ottenuti.

Filo conduttore di tutte le attività del Centro è stato e vuole continuare ad essere la trasversalità dei temi, le questioni che non hanno nazionalità, come il lavoro, il corpo, la salute, la famiglia. Il Centro Interculturale infatti non è il luogo degli stranieri ma un incubatore di idee e progetti di tutti coloro che credono nella conoscenza di sensibilità e punti di vista diversi.

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