Un piano straordinario per le politiche attive del lavoro che consenta di sviluppare nuovi strumenti per aumentare le opportunità di occupazione e per la ricollocazione dei lavoratori che fruiscono di ammortizzatori sociali. È l'obiettivo del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, che ha inviato una lettera al presidente della
Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, invitandolo a rafforzare la cooperazione interistituzionale tra i diversi livelli di governo, indispensabile per conseguire obiettivi di incremento delle opportunità di lavoro e di riduzione della disoccupazione.
"Gli interventi sul mercato del lavoro hanno iniziato a dispiegare i loro effetti", ha spiegato il ministro Giovannini nel corso di un'
audizione alla Commissione lavoro del Senato il 14 gennaio. "In meno di sei mesi, gli incentivi varati e attuati dal governo hanno generato 36mila posti di lavoro per giovani, donne e over 50, portando il saldo tra assunzioni e cessazioni in terreno positivo (+25.720 unità) nel terzo trimestre, per la prima volta da quasi un anno e mezzo. In particolare, nel terzo trimestre tornano a crescere le attivazioni di contratti di apprendistato (+4,9% rispetti al trimestre precedente) e quelli a tempo indeterminato (+1,5%), cioè le due forme contrattuali in cui si sono concentrati gli incentivi governativi".
Il Ministro ha ricordato che dall'inizio del mandato il Governo ha investito sulle politiche attive e passive del lavoro oltre cinque miliardi di euro in più di quanto previsto a legislazione vigente, uno sforzo senza precedenti dettato dalla gravità della condizione occupazionale" ed ha enunciato le linee guida di una strategia, volta alla realizzazione di un piano straordinario per le politiche attive nel biennio 2014-2015.
Le politiche attive per il lavoro corrispondono a tutte le iniziative rivolte a promuovere l'occupazione e l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità. Le politiche passive sono tutte quelle "prestazioni a sostegno del reddito" erogate dai diversi soggetti pubblici in favore di lavoratori in difficoltà.
Sul fronte dell'occupazione giovanile, è on line il Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani che recepisce la
Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013, che invita gli Stati a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.
Per saperne di più: Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani
Fonte: Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali