AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, manifesta la sua solidarietà con le donne spagnole e con tutte le donne, in Europa e nel mondo, la cui salute è ancora a rischio a causa di leggi che criminalizzano l'aborto e che vietano l'accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva.
Il 20 dicembre 2013, il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato un progetto di legge che mira a riformare l'attuale legge sulla salute e sui diritti alla salute sessuale e riproduttiva (SRHR). Se approvato, l'aborto in Spagna sarà consentito solo nel caso di violenza sessuale (fino alla 12ma settimana) e di grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna, con rischio permanente o duraturo nel tempo, accertato da due esperti/e (fino alla 22ma settimana). Ogni aborto effettuato, al di fuori dei casi ammessi, sarà considerato un crimine.
Questo lascerà alle donne donne spagnole solo due scelte: viaggiare all'estero per un'interruzione di gravidanza sicura e legale, o ricorrere all'aborto clandestino, con i gravi rischi per la salute che questo comporta.
Se approvato, il nuovo disegno di legge porterebbe i diritti riproduttivi delle donne spagnole indietro di 30 anni ma rappresenterebbe anche il fallimento di un governo europeo nello svolgere il suo ruolo fondamentale per la promozione della parità di genere e dei diritti umani.
Il 29 gennaio, a Bruxelles è indetta una manifestazione per sostenere le donne in Spagna e l'iniziativa del 1 febbraio, "El Tren de la Libertad", a Madrid. La dimostrazione di Bruxelles è parte di una mobilitazione più ampia che vede eventi simili in tutta Europa.
Le donne italiane, da sempre impegnate ad affermare la loro soggettività, e il diritto alla gestione del proprio corpo, a scegliere liberamente la maternità e a contrastare i ripetuti attacchi all'applicazione della legge 194/78, annunciano la loro mobilitazione insieme alle donne spagnole, e a tutte/tutti coloro che si impegneranno affinché la proposta Gallardón venga bloccata prima di essere portata alla discussione delle Cortes, e affinché qualsiasi proposta simile sia condannata quale grave violazione della libertà e dell'autodeterminazione delle donne.
La salute e i diritti sessuali e riproduttivi sono diritti umani! Unisciti a noi per sostenere il diritto all'aborto sicuro in tutti i paesi del mondo!
A Roma il presidio si svolgerà il 1 febbraio, in piazza Mignanelli alle 15,30; la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa si terrà giovedì 30 gennaio presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma.
A Bruxelles l'appuntamento è il 29 gennaio, presso l'Ambasciata spagnola (19, Rue de la Science, Bruxelles) alle ore 17:00. Per partire in corteo ed arrivare fino al Parlamento europeo.