Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) prende posizione in merito al dibattito sul ruolo delle famiglie e sul sostegno di cui avrebbero bisogno. "E la prima considerazione che vorremmo fare", si legge nel documento elaborato dalla Federazione, "è riferita alla preoccupazione che, da parte di molti, questa enfasi grande che oggi accompagna il dibattito sulla tutela e salvaguardia della famiglia rischi di nascondere o voler occultare un diritto primario all'esistenza dignitosa e garantita per ogni uomo, donna, bambino e bambina in quanto persona.
Non vorremmo si corresse il rischio che i diritti personali venissero offuscati e condizionati nella loro affermazione ed esigibilità dall'appartenere o meno ad un nucleo familiare." Il CNCA sottolinea che la grande fatica che le famiglie sopportano nel reagire alle trasformazioni in atto dipende sì da un mancato sostegno da parte delle istituzioni, ma anche da altri fenomeni, viste le molte situazioni di violenza, abuso, prevaricazione che avvengono proprio all'interno delle cosiddette "mura domestiche".
Ciò dovrebbe indurre il legislatore a farsi carico "sia di politiche orientate a rilanciare, consolidare, accompagnare le famiglie fondate sul matrimonio sia di produrre una legislazione che eviti l'abbandono e il misconoscimento dei diritti di chi vive in situazioni diverse di convivenza familiare." Il fine di tale intervento legislativo dovrebbe essere "il consolidarsi di percorsi per il sostegno alle relazioni che sono in sofferenza o a rischio di rottura, per la tutela dei bambini, delle bambine, degli adolescenti che vivono in questi nuclei, per la promozione di forme di auto aiuto e servizi di prossimità, per la legittimazione di forme di auto organizzazione dal basso centrate sulle responsabilità familiari e sulla presa in carico delle famiglie in difficoltà da parte di altre famiglie."
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