Presentato il secondo rapporto di Euricse "La cooperazione sociale negli anni della crisi". Con il perdurare della crisi diventa sempre più evidente che, per individuare le strategie in grado di rimettere l’Italia su un sentiero di crescita della produzione e dell’occupazione, è necessario valutare attentamente il contributo che può venire da ogni settore, da ogni istituzione pubblica e privata, e dalle diverse forme di impresa, comprese le cooperative e le imprese sociali. (http://www.mediatecasociale.org/la-cooperazione-italiana-negli-anni-della-crisi)

Le recenti rilevazioni censuarie dell’Istat hanno registrato per il decennio 2001-2011 una dinamica diversificata delle forme di impresa, con una crescita delle imprese cooperative e, più in generale, delle organizzazioni senza scopo di lucro, a tassi superiori rispetto a quelli delle imprese di altro tipo sia private che pubbliche.

Di conseguenza una conoscenza approfondita della diffusione e delle caratteristiche delle cooperative non può più essere considerata come di esclusivo interesse di un numero ristretto di studiosi o delle sole organizzazioni di rappresentanza del movimento cooperativo, ma assume una valenza più generale e giustifica un rinnovato impegno di ricerca.

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