Save the Children e 14 tra le maggiori agenzie umanitarie invia una Lettera aperta con un piano in 3 punti per fermare le atroci sofferenze dei bambini. (
http://www.savethechildren.it/informati/comunicati/siria_conferenza_ginevra_ii_l_impegno_a_proteggere_i_bambini_deve_essere_la_priorita?year=2014)
"Ti racconto la mia storia. Inizia con la morte dei miei due figli. Ci sono stati combattimenti nella mia città e sparatorie: due dei miei figli sono stati uccisi. Poco dopo, Amal, mia figlia – la terza – è morta nello stesso modo. Circa un migliaio di proiettili sono caduti su di noi quel giorno. Amal aveva sei anni”, Za'ahir, una rifugiata siriana in Libano.
Save the Children insieme a altre 14 agenzie umanitarie (la lista completa in calce al comunicato) ha diffuso oggi una Lettera aperta, chiedendo alla parti partecipanti all’incontro sul conflitto in Siria a Montreaux di concentrarsi con la massima urgenza sui bisogni dei bambini.
I 14 firmatari includono Antonio Gutteres, Alto Commissariato Nazioni Unite per i Rifugiati; l’Arcivescovo Desmond Tutu; David Miliband, Presidente dell’ International Rescue Committee; Valerie Amos, Sotto Segretario Generale Nazioni Unite per gli Affari Umanitari e Anthony Lake, Direttore Esecutivo UNICEF.
Per la prima volta, alcune delle maggiori agenzie umanitarie si sono messe insieme per chiedere pubblicamente a tutte le parti di prendere misure affinché aiuti salvavita possano raggiungere i bambini intrappolati all’interno della Siria e di impedire che i bambini siano il bersaglio della violenza.
Sono più di 11.000 i bambini morti finora in questo conflitto, il 71% dei quali uccisi indiscriminatamente da armi esplosive usate nelle città e nei centri abitati più piccoli.
Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per i diritti dei bambini, chiede con forza ai partecipanti a Ginevra II di mettere al primo posto dell’agenda la protezione dei bambini.
In particolare i 14 firmatari chiedono che:
- sia permesso che aiuti salva-vita raggiungano i bambini all’interno della Siria;
- scuole e strutture e servizi per la salute siano protetti;
- sia impedito l’uso di armi esplosive in aree popolate;
Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia dichiara: “Ogni giorno in Siria bambini e adolescenti stanno sperimentando la brutalità della guerra: ferimenti, morte, sfollamento. Scandalosamente, migliaia e migliaia sono intrappolati in zone assediate o difficilissime da raggiungere e stanno ricevendo o pochi o alcun aiuto. Questa tragedia è creata dall’uomo ed è nel potere delle parti in conflitto di fermarla”.
Il primo punto nell’agenda di Ginevra II deve essere la protezione dei bambini.
Le parti hanno già dimostrato quanto possa la volontà politica nel momento in cui hanno iniziato a portare fuori dalla Siria le armi chimiche. C’è bisogno di vedere la stessa volontà politica per assicurare che – anche se I combattimenti proseguiranno – I bambini e i civili non siano più bersaglio”.
“Il piano in 3 punti di Save the Children per proteggere i bambini in Siria può mettere fine all’agghiacciante situazione che vede i più vulnerabili esposti direttamente a un pericolo e sofferenze estremi. Se le parti a colloquio convergono sulla volontà di rendere concreti e reali questi 3 punti, meno bambini moriranno”, conclude Valerio Neri.
La lista completa dei firmatari:
- Desmond Tutu, Archbishop Emeritus of Cape Town and Nobel Peace Laureate
- Valerie Amos, UN Under-Secretary-General for Humanitarian Affairs
- Anthony Lake, Executive Director, UNICEF
- Antonio Gutteres, United Nations High Commissioner for Refugees
- Kristalina Georgieva, European Commissioner for International Cooperation, Humanitarian Aid and Crisis Response
- Margaret Chan, Director-General of the World Health Organization
- Ertharin Cousin, Executive Director, World Food Programme
- Leila Zerrougui, Special Representative for the United Nations Secretary General on Children and Armed Conflict
- Mark Malloch Brown, former United Nations Deputy Secretary General and Administrator of the United Nations Development Programme
- Jan Egeland, Secretary General, Norwegian Refugee Council
- Louise Arbour, President and CEO, International Crisis Group
- David Miliband, President and CEO, International Rescue Committee
- Jasmine Whitbread, Chief Executive, Save the Children International
- Winnie Byanyima, Executive Director, Oxfam International
- Kevin Jenkins, President and CEO, World Vision International
Nota. Save the Children per i bambini e le famiglie della Siria
Fino ad ora Save the Children ha raggiunto oltre 900.000 persone attraverso il proprio intervento regionale, di cui 300.000 all’interno della Siria. Save the Children stima che siano 4.500.000 i bambini e gli adolescenti che hanno bisogno di aiuto in Siria.
Save the Children sta fornendo supporto alle neo-mamme affinché i neonati e i bambini siano in buone condizioni di salute e nutriti, aiutandole a prevenire malnutrizione e assicurando alle comunità cibo, acqua potabile, medicine e ripari:
Un team specializzato di Save the Children sta inoltre aiutando I bambini e gli adolescent ad elaborare le esperienze traumatiche vissute, attraverso un supporto emotivo e gioco terapeutico, e favorendo la ripresa di attività scolastiche.
La Lettera aperta è stata distribuita ai principali media del mondo e sarà pubblicata, tra gli altri, dal Times di Londra oggi.