Nel 2005 il 14,7% delle famiglie residenti in Italia ha dichiarato di arrivare alla fine del mese con molta difficoltà; il 28,9% delle famiglie ha invece specificato di non aver potuto far fronte ad una spesa imprevista di importo relativamente modesto (600 euro), sono oltre 1milione 300 mila (5,8% del totale) le famiglie che, almeno una volta negli ultimi 12 mesi, non ha avuto soldi per acquistare generi alimentari. In Italia nel 2005 le famiglie con spesa per consumi inferiore alla soglia di povertà, quindi povere in termini relativi, sono 2 milioni 585 mila (l'11,1 per cento delle famiglie residenti) per un totale di poco più di 7 milioni e mezzo di persone (il 13,1 per cento). Le stime rese pubbliche oggi dal Rapporto Annuale ISTAT 2006 confermano statisticamente le parole di monsignor Bagnasco durante la sua prolusione di lunedì 21 maggio alla Conferenza Episcopale Italiana nella quale rimarcava le situazioni familiari più esposte al rischio povertà e una sempre maggiore richiesta d'aiuto rilevata dalle strutture preposte all'accoglienza. Dal 1989 la rete Banco Alimentare Onlus si dedica al recupero delle eccedenze alimentari per ridistribuirle gratuitamente ad Enti caritativi, nel 2006 erano 8.122, ma anche qui si registra una continua crescita. Attraverso queste realtà si servono quotidianamente pasti a 1.360.000 bisognosi nel nostro Paese. Don Mauro Inzoli, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in merito al dibattito sulla povertà sorto a partire dalle parole di monsignor Bagnasco ha dichiarato: "Nel suo operare la rete Banco Alimentare si sente accompagnata e rilanciata dalle sollecitazioni di monsignor Bagnasco. E' ideologico pensare di risolvere il problema della povertà ipotizzando un mondo che non ha più poveri, del resto il Vangelo ci ricorda che «I poveri li avrete sempre con voi» e «gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Qui sta la differenza tra volontarismo ideologico e carità, la carità è un dono di sé, gratuito e commosso che inizia con un gesto concreto: anche con un pacco di viveri portato a una famiglia bisognosa". Per ulteriori informazioni: Alessandro Sgherbini cell. 334.64.08.185 ufficiostampa@bancoalimentare.it

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