L'operazione di oggi fa emergere dal web un mercato italiano di bambine
Milano, 23 maggio 2007 - Ancora una denuncia di Telefono Arcobaleno all'origine
della vasta operazione condotta dal NIT (Nucleo Investigativo Telematico) e
coordinata dal Procuratore della Repubblica aggiunto di Siracusa Giuseppe Toscano
e dal Sostituto Andrea Palmieri.
Il Nucleo Investigativo Telematico, oggi in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna,
Lombardia, Toscana, Marche, Lazio e Sicilia, è impegnato nella vasta operazione
contro la pedofilia e il reato di divulgazione di materiale pedopornografico
soprannominata "Contro l'Oscurità"
Grazie a due circostanziate denunce dei professionisti informatici di Telefono
Arcobaleno, l'operazione ha permesso di scoprire un traffico tutto italiano di
filmati pedofili di tipo artigianale, che coinvolgeva bambine in tenera età di
cinque o sei anni.
I tecnici di Telefono Arcobaleno sono riusciti, grazie alla loro costante opera di
monitoraggio del web, a individuare un canale parallelo di smistamento dei
materiali illegali, che non si avvaleva dei consueti server informatici, ma
utilizzava, per la diffusione dei filmati sul web, una rete di computer privati. Lo
scambio delle informazioni fra gli aderenti alla rete era assicurato tramite un sito
internet, significativamente chiamato "l'oscurità", il cui indirizzo variava
continuamente per sfuggire ai controlli. Nell'abitazione degli indagati, sono
stati trovati computer accesi, anche di notte, veri e propri server per la diffusione
di film pedofili, con sequenze di abusi commessi in danno di bambine molto piccole.
"Il Business pedofilo oggi coinvolge a pieno titolo il nostro Paese e ha un tasso di
crescita pari a quello di internet." Dichiara Giovanni Arena, Presidente di
Telefono Arcobaleno. "Dalla mappatura costante del fenomeno, realizzata da
Telefono Arcobaleno 365 giorni all'anno, numerosi risultano essere i clienti
italiani e diversi i "casi nostrani" nello scenario della comunità pedofila
internazionale.
I dati diffusi oggi dal N.I.T (Nucleo Investigativo Telematico) a seguito
dell'ultima operazione antipedofilia parlano di 641 perquisizioni domiciliari e
di oltre 700 persone indagate in pochi anni nel nostro Paese.
"Dati che invitano ad una riflessione attenta sull'evoluzione continua della
pedofilia in internet e sul ruolo che ciascun soggetto (legislatore, istituzioni,
polizie, provider, associazioni specializzate) è chiamato a svolgere, oltre a
mettere in luce il dovere di intensificare la vigilanza in questa direzione, con
particolare attenzione a evitare ritardi, latenze, omissioni, indecisioni,
inerzie i cui costi per le bambine e i bambini coinvolti sono ancora tanto alti da
risultare realmente incalcolabili."Sottolinea Giovanni Arena.
Nell'ultimo rapporto diffuso lo scorso 9 maggio, Telefono Arcobaleno denuncia il
persistente ritardo di alcune legislazioni nazionali che in tema di pedofilia on
line ancora non consentono interventi efficaci con riguardo, in particolare, alla
divulgazione di materiali pedofili e pedo pornografici considerati "minori" (foto
malicious, disegni, e strisce).
Molte modelle bambine, all'interno delle foto malicious, sono le stesse che si
ritrovano riprese in immagini pedo- hard. Questi siti vengono ospitati per lo più in
Russia, Usa e Germania.
Telefono Arcobaleno Onlus
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