"Gioco per Gioco", l'UISP lancia un concorso per sensibilizzare sul gioco patologico e proporre stili di vita alternativi, sani e socializzanti. Interviene F. De Meo.
La battaglia contro il gioco d’azzardo patologico continua dentro la Uisp su vari fronti: “La Uisp aderisce alla campagna
Mettiamoci in gioco insieme ad altre sigle a livello nazionale – spiega Fabrizio De Meo, responsabile politiche sociali, educative e giovanili Uisp - si tratta di un tavolo nazionale che sta dando origine a coordinamenti regionali e come Uisp stiamo facendo da motore, insieme ad altri, perchè nascano strutture territoriali che diano supporto alla campagna. Si sono già costituiti i tavoli ligure e lombardo, e stiamo lavorando alla creazione dei prossimi, quello laziale tra i primi. L’obiettivo è dare gambe locali alla campagna”.
“Nel frattempo – continua De Meo - abbiamo presentato una nostra proposta che si sviluppa in tre fasi ed ha ricevuto l’approvazione e gli apprezzamenti del tavolo nazionale. Si tratta del concorso “Gioco per gioco” che, da adesso fino a marzo, si rivolge a soci e corpo associativo invitandoli a impegnarsi sui temi del gioco d’azzardo. Successivamente si organizzeranno in diverse città una serie di iniziative pubbliche di piazza, legate al tema del gioco come lo intendiamo dentro la Uisp, quindi come socialità e divertimento. Alla fine di questo percorso ci sarà un momento conclusivo, un convegno aperto non soltanto agli addetti ai lavori, cui parteciperanno i premiati del concorso e verranno esposti i lavori presentati e premiati. Tutto il percorso è realizzato con la partecipazione del’Area giochi nazionale Uisp”.
Il concorso Uisp “Gioco per gioco” ha come obiettivo di dare visibilità alle buone pratiche che fanno dello sport e del gioco un canale privilegiato per creare coesione sociale e costruire spazi di aggregazione e crescita collettiva, dentro e attraverso lo sportpertutti. Il concorso vuole dare la massima libertà di espressione, quindi si potrà partecipare con foto, disegni, striscioni, poesie, racconti, performances teatrali, spot, video, slogan, banner, cartelloni e altre forme, purché i contenuti siano in linea con gli obiettivi del concorso ed esprimano il diritto al gioco; stili di vita sani e consapevoli; aggregazione e socialità; divertimento.
“L’intento è mostrare la nostra peculiarità, il nostro modo di partecipare alla campagna puntando all’organizzazione della cittadinanza attiva – è la conclusione di Fabrizio De Meo - L’idea è quella di proporre ai cittadini, a partire dai più piccoli, modelli di vita e di tempo libero diversi, incentrati su aggregazione e socialità. Ma l’idea di città che vogliamo costruire chiama in causa le amministrazioni locali, le politiche pubbliche devono sostenere questi stili di vita, intervenendo sulle dinamiche che incidono sul gioco d’azzardo”.
Simone Ricciatti, dell'Uisp Pesaro-Urbino, è stato intervistato da Il resto del carlino per presentare il progetto: "Ludopatia è un ossimoro, una contraddizione di termini che già spiega la nostra confusione. Dobbiamo distinguere il gioco, che è l'aspetto ludico e giocoso della libera espressione personale, dal gioco d'azzardo, che io definirei come un investimento rischioso a fondo perduto. L'uno è fantasia pura, l'altro è una piaga sociale". (Per leggere l'articolo
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