Gli sciacalli che si celano dietro le mentite spoglie di una onlus sono sempre più diffusi: ecco perché serve un registro degli enti trasparenti. (http://www.famigliacristiana.it/articolo/io-dono-sicuro.aspx)

di Alberto Picci

Nel mare magnum delle onlus, è inutile negarlo, c'è sempre qualcuno che prova a fare il furbo facendo leva sulla generosità delle persone per meri interessi personali: a maggior ragione a Natale quando sull'onda dello spirito natalizio tutte le associazioni si prodigano per raccogliere fondi, passando dal mercatino al concerto, dall'sms al tradizionale bollettino. Per togliersi ogni dubbio sull'affidabilità dell'ente a cui si sta facendo una donazione, sono in pochi a saperlo, un modo c'è: ci ha pensato l'Istituto italiano della donazione con l'annuale "controllo" delle onlus aderenti. Proprio in questi giorni è in corso la campagna di sensibilizzazione "un solo marchio per tante non profit di qualità" per dare l'opportunità a tutti i sostenitori di verificare il database che mostra tutti i loghi delle organizzazioni socie IID contraddistinte dal marchio "Io dono sicuro".

«Tanti passi sono stati fatti e molti se ne faranno ancora - ha dichiarato Edoardo Patriarca, Presidente dell’Istituto – tanto che spero di poter presto annunziare che il 1 ottobre 2014 sarà il primo vero giorno del dono nazionale. Ma l’imminente Natale già ci deve far fermare a riflettere sull’importanza della gratuità, per far si che queste festività siano un vero giorno del dono, proprio come ci ha ricordato il Professor Luigi Campiglio durante la nostra annuale Conferenza della Donazione. Sappiamo che la crisi si è abbattuta con forza su tutti i livelli della società mettendo a dura prova anche la nostra propensione a donare. Nonostante questo va sottolineato che sono sempre i cittadini che, con la loro generosità, continuano a sostenere il non profit. Ognuno di noi deve ricordarsi di donare in occasione di questo Natale proprio perché c’è la crisi, perché ciò che il Natale rappresenta non sia solo vuoto buonismo. I dati negativi riportati nelle nostre indagini sono innegabili e, purtroppo, prevedibili. Ci tengo però a sottolineare che i donatori fedeli reggono, nonostante abbiano meno denaro da dedicare alle associazioni sostenute: è dunque sempre di più il fattore fiducia, coltivato attraverso un serio investimento in trasparenza e rendicontazione, a fare la differenza».

Che questa sia la strada giusta lo testimoniano anche le numerose mail di apprezzamento che l'Istituto riceve da privati cittadini che si sentono rassicurati dal fatto che i loro contributi finiscano in mani affidabili e dunque in progetti di reale utilità. Un esempio? La lettera di un donatore di Milano: «Siamo vicini a Natale e, come ogni anno, mi sento assediato dalle richieste di aiuto da parte di associazioni di ogni tipo: donare a tutte è impossibile ma decidere chi aiutare e chi no è così angosciante che la tentazione di cestinare tutto è davvero forte!

Quest’anno però, grazie all’IID, ho scoperto il data base Io dono sicuro ed ho visto che le realtà qui presenti superano ogni anno una verifica esterna che ne comprova un comportamento corretto e un uso trasparente delle risorse raccolte. È così che ho trovato un’associazione che opera vicinissima a casa mia e che si occupa di un tema a me molto caro! Sono andato a trovarli e sto pensando seriamente di dedicare loro qualche ora a settimana in qualità di volontario. Dovremmo tutti provare Io dono sicuro, anche solo per curiosità, per scoprire le realtà che lavorano nella nostra città e che si occupano dei temi che ci stanno più a cuore come ad esempio cooperazione, emarginazione, infanzia… ma possiamo andare ben oltre, possiamo infatti sapere quanto queste realtà spendono davvero per la loro missione e quanto invece utilizzano per la struttura e per fare la raccolta fondi. Per me infatti è stato determinante scoprire che l’associazione che ho scelto destina più di 70 centesimi di ogni euro raccolto allo scopo finale e che svolge un’azione veramente efficace socialmente: io voglio scegliere consapevolmente a chi donare, voglio che sia una realtà che fa BENE il bene. Quindi Io dono sicuro, facciamolo tutti!».

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