Torino. In occasione della Giornata internazionale dei Diritti dell’Uomo, il CCM – Comitato Collaborazione Medica, ong di cooperazione internazionale sanitaria, porta l’attenzione su uno dei diritti più centrali di un essere umano: il diritto alla salute.
L'O.M.S. definisce la salute come "uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale". Il diritto alla salute è quindi il “diritto alle migliori condizioni di salute fisica e mentale raggiungibili. E’ un diritto fondamentale, indispensabile per il concretizzarsi di altri diritti umani e necessario per vivere una vita dignitosa.”
“A 65 anni dalla sottoscrizione della Dichiarazione Universale dei Diritti umani, la prima a contenere all’articolo 25 un netto riferimento alla salute come diritto inalienabile, tale diritto è ancora molto spesso negato.” afferma Marilena Bertini, medico e presidente del CCM “In particolare fra i più deboli, nelle zone più remote del mondo ma anche in Italia quando si pensa a immigrati e a fasce particolarmente vulnerabili della popolazione. Per questo il CCM da 45 anni agisce, perché la salute sia un diritto di tutti.”
“Garantire il diritto alla salute, in particolare ai più deboli e nelle zone più remote, significa individuare le priorità e agire con precisione.” Conclude Bertini “Per il CCM ci sono 5 ambiti d'azione, urgenti nelle missioni di cooperazione internazionale, nei percorsi di sostegno ai migranti, nelle attività di educazione e di formazione: fornire servizi sanitari accessibili per migliorare la salute materna e infantile, per prevenire e curare le grandi pandemie come la malaria, la TBC e l’HIV, per garantire servizi di chirurgia e di medicina d’urgenza anche nelle aree più remote dei paesi dove lavoriamo ed alle fasce vulnerabili di popolazione oltre che rendere accessibile l’acqua pulita e servizi igienici igiene presupposti indispensabili per il miglioramento della slaute”.
In particolare il limitato accesso alle cure e all’assistenza sanitaria si riflette nei dati che riguardano la salute materna e infantile. Due priorità che sono anche oggetto degli obiettivi di sviluppo del millennio e che richiedono un importante sforzo globale. Purtroppo nei Paesi a basso reddito avviene il 99% dei decessi legati alla gravidanza e al parto. Una mamma malnutrita o malata ha molte più probabilità di partorire un bimbo prematuro o sottopeso che rischia di non sopravvivere ai primi giorni di vita. Anche la mortalità dei bambini con meno di cinque anni è elevatissima e causata frequentemente, circa due terzi dei decessi, da malattie che sarebbero facilmente prevenibili o curabili.
Per rispondere all’urgenza di mamme e bambini, il CCM ha in atto dal 2011 la Campagna Sorrisi di madri africane che mira a garantire entro il 2015 una gravidanza ed un parto sicuri a 200.000 donne ed assicurare una nascita senza complicazioni, cure e vaccinazioni a 500.000 bambini. In due anni di attività circa 65mila donne hanno goduto di personale qualificato al momento del parto. Più di 250mila bambini hanno ricevuto cure e vaccinazioni.