Il 3 dicembre si celebra la Giornata mondiale delle persone con disabilità. CBM invita i politici e le agenzie delle Nazioni Unite, alla luce del tifone che si è abbattuto sulle Filippine, a promuovere misure e politiche di inclusione delle persone con disabilità durante le catastrofi naturali.
Il cataclisma che ha devastato le Filippine, infatti, ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante includere le persone con disabilità nei programmi di risposta umanitaria, nella ricostruzione post emergenze e nei progetti di gestione dei rischi. Durante le catastrofi naturali, il tasso di mortalità delle persone con disabilità è doppio rispetto a quello del resto della popolazione. Lo hanno dimostrato recenti studi, partendo dai dati raccolti durante lo tsunami del 2007 e l’ultimo terremoto in Giappone.
La vulnerabilità delle persone con disabilità è stata denunciata dai partner e i soccorritori di CBM: il Presidente della Federazione delle persone con disabilità a Paney Island ha detto: "Quando il tifone ha colpito la nostra comunità, abbiamo perso tutto: la nostra casa, i vestiti, tutto quello che avevamo è stato danneggiato per sempre. Ora sappiamo come dovranno essere ricostruiti gli edifici delle persone con disabilità per avere una vita più sicura all'interno della comunità, anche in caso di catastrofi naturali."
E’ la stessa Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) a prevedere la tutela delle persone con disabilità in situazioni di emergenza e rischio. Il documento dell’ONU infatti invita tutti gli attori della cooperazione internazionale a rendere accessibili e inclusive le politiche di sviluppo.
Il Direttore del Dipartimento Emergenze di CBM, Valerie Scherrer, ha evidenziato che l'esperienza di CBM nella gestione di disastri su larga scala come il sisma ad Haiti o il tifone nelle Filippine ha messo in luce che le associazioni delle persone con disabilità sono fondamentali nella preparazione di interventi di soccorso e ricostruzione. Questo perché sanno dove si trovano le persone con disabilità e possono più facilmente scoprire i loro bisogni primari.