''Negli ultimi tre anni l'eurozona è stata trasformata in un club di creditori e debitori'', dichiara il commissario europeo per gli Affari sociali Laszlo Andor nel corso della terza conferenza annuale della piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale riferendosi agli effetti negativi della crisi ed a com'è stata gestita. (
http://www.euractiv.it/it/news/istituzioni/8194-poverta-andor-azioni-concrete-a-partire-dall-eurozona.html)
E prosegue: ''La crisi economica ha particolarmente colpito i cittadini più deboli, le generazioni più giovani e le aree più povere e il numero di persone a rischio di povertà è aumentato di oltre 7 milioni negli ultimi due anni. L'Europa sta affrontando crescenti disparità e disuguaglianze, servono azioni concrete per salvaguardare il modello sociale europeo''.
Sulle problematiche sociali legate alla zona euro torna anche il commissario al Mercato interno Michel Barnier: ''Le crisi che si sono susseguite negli ultimi anni hanno tolto il velo sulla fiaba iniziale della zona euro, in cui convivono unione monetaria e disunione economica e sociale''. Una soluzione percorribile, secondo Barnier, è quella di attuare una ''riforma in grado di riavvicinare i mercati finanziari all'economia reale'', e nello specifico, in Europa, si deve passare attarverso una riforma del ''mercato unico, che rimetta l'uomo al centro''.
Ad aprire la terza conferenza annuale della piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, che riunisce per due giorni a Bruxelles delegazioni provenienti dagli stati membri, rappresentanti delle autorità locali e delle istituzioni Ue e cui domani prenderà parte anche il ministri per l'Occupazione e gli affari sociali Enrico Giovannini, c'era anche George Soros, che nel corso del suo intervento si è soffermato soprattutto sulla situazione dei rom. In questo caso, il lavoro è complesso: ''si tratta di tutelare l'identità rom, fornire loro un livello di educazione adeguato e allo stesso tempo di creare una classe lavorativa. E dobbiamo farlo subito, senza aspettare che gli effetti della crisi economica peggiorino''. Ma ammette che dei passi avanti in tal senso sono stati fatti. In particolare la Commissione europea ''ha fatto molto per raggiungere risultati concreti, seppur in una situazione difficile''.
Marta Bonucci