(ASCA) Roma. Nell'ambito del 3° festival della Dottrina Sociale sara' presentato - all'interno del convegno ''Quale futuro per l'impresa cooperativa'' - lo studio Nomisma, promosso da Cattolica Assicurazioni, dal titolo: L'impresa cooperativa: posizionamento e prospettive.
Come evidenzia Luigi Scarola, responsabile del settore Politica Industriale e Sviluppo Territoriale di Nomisma, ''la distribuzione settoriale del numero di imprese cooperative italiane durante la crisi mostra un bilancio positivo: i dati raccolti evidenziano una maggiore crescita del numero di cooperative (+8,6%) rispetto ad altre forme di impresa (+1,3%)''.
Da uno studio comparato delle performance, tra 2007 e 2012, delle imprese cooperative e delle societa' per azioni (oltre 70mila bilanci analizzati) emerge un incremento del giro di affari delle coop (+23,5%) maggiore rispetto alle omologhe Spa (+7,9%), evidenziando la migliore risposta delle prime ai due shock recessivi che hanno colpito l'economia nazionale tra 2008 e 2009 e tra il 2011 e il 2012.
Ma non sono soltanto i dati sulla consistenza numerica e sui ricavi delle vendite a caratterizzare positivamente l'evoluzione recente delle cooperative: in una fase di forte tensioni nel mondo del lavoro, si riscontra una maggiore tenuta dei livelli occupazionali, unita a minori processi di delocalizzazioni all'estero, ravvisando un'attenzione concreta nei confronti della tenuta sociale del Paese.
I costi del personale sono aumentati tra il 2007 e il 2012 (+23,4%) nelle cooperative in maniera proporzionale rispetto all'incremento dei volumi di affari, il che sta ad indicare che l'aumento di fatturato e' stato prevalentemente impiegato per sostenere l'occupazione.
Se queste tendenze verranno confermate anche per l'anno in corso, che si prospetta ancora una volta negativo sul versante macroeconomico, lo scenario post-crisi sara' caratterizzato da una presenza cooperativa piu' rilevante.
''E' un'occasione per rilanciare, in una fase di crisi occupazionale, l'idea cooperativa anche nelle componenti giovanili della popolazione.
Si presentano dunque nuove sfide per la cooperazione italiana, chiamata a ragionare su temi quali la governance di impresa, i legami con il territorio e le opportunita' offerte dalla crescita dimensionale e dai mercati esteri'' conclude Scarola. (
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