Il Tribunale di Milano accoglie il ricorso promosso da ANOLF MIlano di quattro ragazzi di origine straniera esclusi perchè senza cittadinanza italiana.
E' un bando disciminatorio quello per il servizio civile volontario, pubblicato lo scorso ottobre, perchè tra i requisiti imprescindibili c'è la cittadinanza italiana.
Lo ha stabilito il Tribunale di Milano, accogliendo il ricorso di quattro ragazzi di origine straniera (ucraina, cingalese e marocchina) esclusi a priori anche se residenti in Italia da oltre dieci anni.
Il giudice, si legge nell'ordinanza, obbliga l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio a riaprire il bando, in modo che possano presentare la candidatura sia i ricorrenti sia tutti i ragazzi di origine straniera che vogliano fare questa esperienza.
Il ricorso
A presentare il ricorso ANOLF, l'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) e la onlus Avvocati per Niente.
"E' la prima volta che il Ministero è costretto a riaprire la selezione - spiega Maurizio Bove Presidente Anolf Milano - anche se non è la prima volta che un bando per il servizio civile viene dichiarato discriminatorio, abbiamo già vinto un ricorso nel 2011".
"Il Parlamento cambi la legge sul servizio civile – taglia corto Mohamed Saady Presidente Nazionale ANOLF - eliminando il requisito della cittadinanza italiana. Queste sentenze potrebbero forse giustificare anche un intervento d'urgenza, con un decreto legge del governo. Di certo serve chiarezza per chiudere definitivamente una diatriba che si trascina a spese dei giovani". (
http://www.anolf.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1015:anolf-milanogiudice-servizio-civile-anche-a-stranieri&catid=40:notizie&Itemid=24)
Scarica l'ordinanza