La commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha incardinato il pdl n.1138 (rel. Mattiello), la legge d’iniziativa popolare che propone di rafforzare gli strumenti volti al riuso sociale delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie, per sfruttarne a pieno le potenzialità occupazionali e di sviluppo per i territori.

La calendarizzazione di una proposta di legge d’iniziativa popolare, sottoscritta da 120.000 cittadini e presentata alla Camera lo scorso 3 Giugno, rappresenta un risultato molto importante, a cui speriamo possa seguire un’imminente discussione a approvazione in aula.

Le aziende confiscate alla criminalità sono un patrimonio inestimabile, che a causa dell’attuale normativa spesso è destinato al deperimento; sono circa 1.700 quelle confiscate, a cui vanno aggiunge più di 7.000 in fase di sequestro. Sono aziende che fanno riferimento a tutti i settori economici e produttivi del nostro paese, anche per questo il loro riuso potrebbe rappresentare una notevole opportunità per il rilancio occupazionale di territori fortemente vessati dalla presenza mafiosa.

La proposta di legge – promossa da un vasto schieramento composto da Cgil, Libera, Acli, Arci, Avviso Pubblico, Legacoop, Sos Impresa e Centro Studi Pio La Torre – prevede di introdurre strumenti di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici di questo delicato settore (sono circa 80.000 le persone che hanno perso lavoro e reddito a causa delle lacune dell’attuale normativa), nuovi strumenti di intervento per scongiurare il fallimento sin dalla fase di sequestro e l’introduzione di un fondo di rotazione (finanziato da una piccola quota delle liquidità confiscate alle mafie) per favorire il percorso di emersione alla legalità e di rilancio di queste aziende.

La proposta di legge n. 1138 si inserisce nel solco tracciato in questi anni dalla legge Rognoni-La Torre e della legge n.109/96, che oggi permettono di restituire alla collettività quello che le mafie hanno accumulato con la violenza e la sopraffazione. Rappresenta, inoltre, anche un sostegno e una risposta concreta al lavoro della magistratura e dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, che più volte hanno posto l’accento sulla necessità di colmare i limiti dell’attuale legislazione e rafforzarla. Per questo riteniamo fondamentale l’approvazione della proposta n.1138, per completare, rafforzare e migliorare tutti gli strumenti che in questi anni si sono rivelati imprescindibili per sfidare e battere le mafie su un terreno economico e sociale, una battaglia imprescindibile per un paese che dovrebbe vedere proprio nella legalità una precondizione per superare la fase di crisi economica che stiamo attraversando. (http://www.acli.it/le-notizie/news-nazionali/8397-legge-aziende-confiscate-inizia-la-discussione#.UpMtjeKzIq4)

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