Le organizzazioni si concentreranno su come mobilitare la gente per convincere i governi. «Questa Conferenza sul clima offrirà il nulla. Torneremo a Lima nel 2014». Abbiamo detto di essere solidali con i milioni colpite dal tifone Haiyan e con tutte le persone che subiscono i cambiamenti climatici. La nostra solidarietà ci obbliga a dire la verità sulla Conferenza sul Clima di Varsavia COP 19.

La conferenza sul clima di Varsavia, che avrebbe dovuto essere un passo importante nella giusta transizione verso un futuro sostenibile, si avvia a offrire praticamente il nulla. Le azioni di molti paesi ricchi qui a Varsavia stanno minando direttamente i negoziati dell’UNFCCC, che è un importante processo multilaterale che deve avere successo se vogliamo risolvere la crisi climatica globale.

La Conferenza di Varsavia ha messo al centro gli interessi delle industrie energetiche sporche invece che gli interessi dei cittadini- con un “Coal & Climate Summit” che si è tenuto in concomitanza, con sponsorizzazioni da parte di grandi inquinatori affisse ovunque e una presidenza ( della Polonia ), che si basa sul carbone e sull’industria del fracking. Quando il Giappone ha annunciato che stava seguendo il Canada nel fare passi indietro sugli impegni di taglio delle emissioni effettuate in precedenza , e l’ Australia dava segnali variegati che dimostravano come non fosse assolutamente disposta a prendere sul serio il processo sul clima delle Nazioni Unite, l’integrità dei colloqui è stata ulteriormente compromessa.

Questa settimana si è tenuta una riunione ministeriale sulla finanza con quasi nessun finanziamento effettivo: i colloqui sono in fase di stallo perché i paesi ricchi si rifiutano di impegnarsi per un meccanismo internazionale sui danni e perdite per gli eventi estremi. A Varsavia non si è visto alcuna intenzione di aumentare la riduzione delle emissioni , né un maggiore sostegno per l’adattamento prima del 2020 – su queste cose si e’ realmente fatto un passo indietro. Manca un percorso chiaro per raggiungere un accordo globale alla COP di Parigi 2015.

Noi come società civile siamo pronti a impegnarci con i ministri e le delegazioni che in realtà sono qui in buona fede per negoziare. Ma in occasione della Conferenza di Varsavia i governi dei paesi ricchi sono venuti senza nulla da offrire . Molti governi dei paesi in via di sviluppo stanno lottando senza riuscire a sostenere le esigenze e i diritti della loro popolazione. E’ chiaro che se i paesi continueranno in questo modo i prossimi due giorni di trattative non porteranno ad azioni per il clima di cui il mondo ha tanto bisogno.

Pertanto le organizzazioni e i movimenti che rappresentano persone provenienti da ogni angolo della Terra hanno deciso che il miglior uso del proprio tempo è di ritirarsi volontariamente dai colloqui sul clima di Varsavia.

Ci concentreremo su come mobilitare la gente per spingere i governi ad assumere la leadership per una seria azione per il clima.

Lavoreremo per trasformare il nostro cibo e sistemi energetici a livello nazionale e globale e ricostruire un sistema economico per creare un’economia sostenibile e a basso tenore di carbonio , con posti di lavoro dignitosi e mezzi di sussistenza per tutti. E continueremo a fare pressione su tutti per fare di più per realizzare questa visione.

Noi usciamo da questa conferenza sul clima di Varsavia: è chiaro che non viene meno la nostra pressione sui governi che devono recuperare la nostra fiducia e fare ciò che il mondo ha bisogno.

Torneremo, sostenuti dalla voce del popolo, a Lima nel 2014 per indirizzare i governi più responsabili verso un futuro sostenibile e giusto.

di Aksyon Klima Pilipinas ActionAid, Bolivian Platform on Climate Change, Construyendo Puentes (Latin America), Friends of the Earth (Europe), Greenpeace, Ibon International, International Trade Union Confederation, LDC Watch, Oxfam International, Pan African Climate Justice Alliance, Peoples’ Movement on Climate Change (Philippines), WWF

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