In occasione del 25 novembre, Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne indetta dall'ONU, il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio adotta la campagna “Riconosci la violenza”. La campagna è stata realizzata gratuitamente da un gruppo di professioniste da sempre impegnate su questi temi.

La campagna parte lunedì 18 novembre con affissioni in tutta Italia e presenza sul web. Dal 25 novembre sarà anche sui quotidiani nazionali e sulla stampa periodica fino alla seconda metà di dicembre.

Verrà poi ripresa nel corso del 2014 in due distinti periodi di pianificazione, in particolare durante la primavera e l’autunno, garantendo così un’esposizione continuativa nell’arco di dodici mesi. Inoltre la campagna intende puntare sulla forza virale del messaggio sfruttando la libera circolazione in Rete.

La Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità, prof. Maria Cecilia Guerra, commenta: "Abbiamo scelto questa campagna perché si pone in modo chiaro, non vittimista e costruttivo il problema della violenza di genere. Siamo orgogliose di diffondere una campagna fatta propria anche dall'ONU in un documento importante sulle buone pratiche suggerite alle nazioni aderenti. Recentemente la campagna è stata adottata e tradotta in spagnolo dallo Stato del Messico per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2013. Questa campagna ha incontrato il favore di importanti società di primario interesse nazionale che offrono servizi essenziali per la collettività, come l'Enel, che si sono rese disponibili a ospitarla, sostenerla e diffonderla".

La campagna "Riconosci la violenza" prevede una serie di quattro diversi soggetti i cui protagonisti sono quattro diverse coppie di uomini e donne abbracciati. L’uomo però ha il volto oscurato, reso irriconoscibile da un grande rettangolo nero, su cui leggiamo un invito rivolto a ogni donna: “La violenza ha mille volti. Impara a riconoscerli”. Il significato è chiaro: le donne devono trovare il coraggio di abbandonare la maschera forzata di accettazione e accondiscendenza che spesso vengono costrette ad indossare, devono uscire dal finto abbraccio protettivo dei loro compagni violenti, e capire con chi hanno a che fare già alla prima avvisaglia di violenza. È un invito a guardare meglio, più lucidamente, chi si ha accanto. Ogni immagine è accompagnata poi da diversi titoli che nella loro semplicità mirano a fornire consigli concreti su come prevenire e reagire di fronte ai primi segni di violenza.

Questi sono i titoli:

  • “Hai un solo modo per cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato”.
  • “Non sposare un uomo violento. I bambini imparano in fretta”.
  • “Un violento non merita il tuo amore. Merita una denuncia”.
  • “Gli schiaffi sono schiaffi. Scambiarli per amore può farti molto male”.

Sulla natura propositiva di "Riconosci la violenza" Paola Concia afferma: "La maggior parte delle campagne di sensibilizzazione si sono limitate a riprodurre una serie di crudeltà ed efferatezze con un linguaggio che va dall’onirico al realismo, dall’horror al simbolico. Il tema in ogni caso non cambia: occhi pesti, lividi, ferite, negatività, sofferenza, vittimismo inevitabile e quasi predestinato. La donna maltrattata non aveva via di scampo. È stata questa osservazione che ha spinto me e tutti coloro che hanno lavorato al progetto a proporre una campagna che non fosse esclusivamente descrittiva ma anche propositiva, di qualche utilità concreta per offrire uno sguardo positivo e costruttivo, una via di fuga dagli stereotipi."

Il progetto sotteso alla campagna del Dipartimento per le Pari Opportunità ha aderito a Creative Commons: la riproduzione e la diffusione è permessa a tutti purchè non venga modificata o usata a scopi commerciali. (http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/primo-piano/2406-qriconosci-la-violenzaq)

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