13 novembre: Crescono le occupate al Sud +8,3. Meglio le socie al Centro +9%. Nella governance donne al 25,3%. Gardini «È donna il 40% dei soci e il 59,6% degli occupati. Donne: dinamicità e sviluppo».

«In Confcooperative è donna il 40% dei soci e il 59,6% degli occupati. Ricambio generazionale, valorizzazione femminile, conciliazione dei tempi vita – lavoro, sono sfide cruciali per sostenere in modo strutturale l’occupazione femminile, l’occupazione giovanile e una nuova stagione di “genere di vita”. Sfide dove la cooperazione fa la sua parte con numeri importanti. È una sfida del Paese che se non riuscirà a rilanciare l’occupazione femminile e a invertire le dinamiche demografiche, andrà incontro a un inevitabile collasso strutturale».

Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative intervenendo a “Pari Opportunità, l’impresa cooperativa e le donne” lavori organizzati dalla Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative.

«Nel sistema cooperativo – sottolinea Giovanna Zago, coordinatrice commissione nazionale dirigenti cooperatrici – il protagonismo delle donne, che rappresentano il 59,6% della forza lavoro, ha cominciato a farsi strada, sia come spinta propulsiva verso una maggiore rappresentanza, sia nella ricerca su fabbisogni e sulla realizzazione di buone prassi che hanno evidenziato la grande forza delle donne, la loro preparazione, la loro energia, la loro competenza, la loro professionalità».

«Una migliore conciliazione è un valore aggiunto, un fattore di competitività. È per questo – aggiunge Zago – che abbiamo prassi virtuose in molte nostre cooperative che erogano una serie di servizi: assistenza famigliare (badanti, colf, babysitter, assistenza notturna ospedaliera o a domicilio), prestazioni socio-sa|nitarie, consulenza psicologica individuale e famigliare, supporto allo studio e recupero scolastico, orientamento al lavoro e alla scuola. Oltre ai servizi per la cura degli spazi domestici».


LA RICERCA

Da un’analisi realizzata dall’Area Studi Elabora – Confcooperative sulle cooperative aderenti, nel periodo 2006 – 2012, emerge un incremento della presenza delle donne tra i soci, gli occupati e il management.

LAVORO: le donne crescono al Sud. Tra gli occupati nelle cooperative aderenti a Confcooperative l’incremento delle donne sul totale degli addetti è stato del 2% (dal 57,3 al 59,6%). L’incremento maggiore si è avuto al Sud con un +8,3% (dal 45,4 al 53,7%), al Centro la crescita è stata del 2,4% (dal 57,9 al 60,3%) mentre nelle cooperative delle regioni del Nord si è passati dal 58,7% al 60,3% (+1,6%).

SOCI: le donne in crescita al Centro Italia. Le socie son cresciute del 9% (dal 34,9% al 43,9%) nelle cooperative delle regioni del Centro Italia, del 4,3% in quelle dell’Italia settentrionale (dal 39 al 43,3%) e una sostanziale stabilità al Sud (dal 30,2% al 29,7%).

GOVERNANCE: La presenza delle donne è cresciuta anche nella governance delle cooperative aderenti. Se nel 2006 le donne presidenti erano il 17,6%, nel 2012 sono passate al 22,7% (+4,8%), una crescita sostanzialmente in linea con quella della presenza di donne nei Cda delle nostre cooperative, che è passata dal 21% del 2006 al 25,3% del 2012. (http://www.confcooperative.it/txtlstvw.aspx?LstID=953248af-e15e-4a02-b3d3-04925e8cde55)

FONTE: AREA STUDI ELABORA CONFCOOPERATIVE

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