Cinque banche americane controllano il 90% dei derivati, che complessivamente rappresentano una ricchezza finanziaria superiore a 8 volte l'intera ricchezza prodotta, nel pianeta, in un anno con il lavoro. Questo esempio è sufficiente a farci comprendere quanto questa crisi sia anche, se non soprattutto, una crisi di sovranità dei cittadini e del lavoro.

Contro la speculazione finanziaria, principale responsabile dell'attuale situazione economica internazionale, 50 organizzazioni della società civile italiana (sindacati, associazioni, organizzazioni del terzo settore), si sono mobilitate con la campagna Zerozerocinque, con l'obiettivo di contrastare la speculazione e recuperare risorse (se pienamente attuata si tratterebbe di 200 miliardi nella sola Europa) da destinare allo sviluppo sociale, alla lotta alla povertà in Italia e nel mondo, alla tutela dell'ambiente e dei beni comuni. La campagna Zerozerocinque sostiene l'applicazione della Tassa sulle transazioni finanziarie (0,05%). Con tale tassa, e più in generale con la riforma della finanza, sarà possibile iniziare la costruzione di un'economia più stabile, giusta e responsabile.

I principali aspetti problematici della finanza speculativa (disciplina del mercato dei derivati, separazione delle banche commerciali dalle banche d'affari, l'evasione fiscale, ecc.) sono stati approfonditi dal professor Leonardo Becchetti, portavoce della campagna, il 9 ottobre scorso, durante un seminario via web, che abbiamo organizzato come dipartimento lavoro -economia delle Acli, dal titolo piuttosto eloquente: "Riformiamo la finanza. Al via la petizione europea per la Ttf".

Al seminario hanno partecipato persone (dirigenti delle Acli locali e nazionali, referenti del dipartimento lavoro-economia delle Acli locali e nazionali) provenienti da tutte le regioni italiane. Mi preme ringraziare Paola Villa - membro di presidenza delle Acli Nazionali e coordinatore dei soci di riferimento di Banca Etica - per il prezioso sostegno che ci ha fornito, Giuseppe Marchese - coordinatore dell'area politiche di cittadinanza delle Acli Nazionali, Federica Volpi - referente del dipartimento lavoro-economia delle Acli Nazionali, David Recchia esperto tecnico del dipartimento lavoro-economia delle Acli Nazionali, che ci aiuteranno ad animare e arricchire il nostro impegno su questi temi. Ora si parte con la raccolta firme e con la voglia di fare informazione e animazione su questi temi, nei circoli, nelle parrocchie e nelle piazze. La politica, quella vera, è innanzitutto parlare con le persone, farci insieme coscienza civile.

L'incontro è infatti servito ad avviare della raccolta di 1milione di firme per l'applicazione della Tassa sulle transazioni finanziarie, in collaborazione con altre organizzazioni europee. Si tratta di una iniziativa ideata per fare pressione sui Governi che aderiscono alla cooperazione rafforzata che è uno strumento decisionale che permetterà di attuare la Ttf soltanto negli 11 Stati aderenti (Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna), senza coinvolgere tutti i Membri dell'Unione.

Le Acli sostengono la petizione: è tempo di applicare regole che diano spazio a una finanza responsabile e lungimirante. Non si tratta di frenare l'economia, ma di rimetterla sulla strada giusta, quella della dignità della persona e del lavoro. Questa non è solo una proposta, ma è una battaglia sociale per ristabilire il giusto primato della democrazia laddove si preferirebbe un'Europa fatta di burocrazia, lobbies e cittadini-spettatori.

A tal fine, vi chiediamo di sottoscrivere la petizione lanciata dalla campagna Zerozerocinque, cliccando qui. Grazie per quanto riuscirete a fare per diffondere questo invito. (http://www.acli.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=8309:firmiamo-per-la-tassa-sulle-transazioni-finanziarie-firmiamo-per-far-ripartire-il-lavoro&Itemid=102)

di Stefano Tassinari

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