Le società sportive del territorio lanciano un appello a istituzioni e politica: così non si va avanti. Pubblichiamo il comunicato stampa unitario diffuso al termine della conferenza stampa delle società sportive, con l'adesione e il sostegno di Uisp, Csi, Us Acli, Aics, Acsi (Roma, venerdì 8 novembre, hotel Nazionale, piazza Montecitorio):
È un appello accorato alle istituzioni e all’opinione pubblica quello che le società sportive di base hanno lanciato questa mattina, 8 novembre 2013, a Roma nel corso della conferenza stampa nazionale “Dare voce allo sport di base”, da loro organizzata con il sostegno di CSI, UISP, AICS, US ACLI, ACSI.
La denuncia è stata unanime: il mondo del “piccolo” sport - ma tutt’altro che piccolo nei numeri, contando decine di migliaia di società sportive e milioni di tesserati – ne ce la fa più e teme di non potere più garantire quel servizio sociale fin qui assicurato alla collettività, servizio che parla di tutela della salute, educazione giovanile, inclusione e coesione sociale.
Non bastassero le difficoltà dovute alla congiuntura economica, che ha ridotto notevolmente i contributi di Regioni e Comuni, le società sportive devono affrontare quotidianamente una giungla di normative burocratiche, fiscali e sanitarie, ricche di lacune e contraddizioni, che si incrociano e si sovrappongono per la mancanza di una legislazione chiara e specificamente dedicata. Aumenta così la confusione dei dirigenti che si trovano a dovere gestire le società sportive, chiamati però ad assumersi la piena responsabilità legale della corretta applicazione di quelle norme.
È tempo – si è detto – di sanare le lacune. Tempo che le istituzioni italiane riconoscano finalmente, anche a livello costituzionale, il valore sociale dello sport, così come è già avvenuto in tanti paesi europei, mettendo mano ad una legge che promuova e sostenga la diffusione della pratica sportiva razionalizzando e semplificando il quadro normativo.
Una buona base di partenza può essere la proposta di legge presentata alla Camera dai deputati Filippo Fossati e Bruno Molea, che accoglie e sviluppa gli 11 punti di richiesta presentati poco più di un anno fa a Roma, a conclusione della prima assemblea nazionale delle società sportive di base.
Il testo del provvedimento è stato rilanciato nel corso della conferenza stampa dai due firmatari. Principali contenuti: semplificazioni e detrazioni fiscali, procedure per l’affidamento gestionale degli impianti sportivi pubblici, promozione e riqualificazione di spazi per l’attività fisica di base dei cittadini, tutela dei marchi delle società sportive dilettantistiche, riconoscimento del volontariato sportivo, delega al Governo per l’emanazione in 24 mesi di un testo.
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