A ottobre indice in leggero rialzo per l’aumento del prezzo dello zucchero. Secondo il rapporto Food Outlook semestrale presentato oggi dalla Fao, «I mercati dei prodotti alimentari stanno ritrovando un certo equilibrio, con prezzi del cibo meno volatili che negli anni passati, grazie al miglioramento degli approvvigionamenti e alla riformazione degli stock cerealicoli mondiali».
David Hallam, direttore della divisione commercio e mercati della Fao, spiega che «I prezzi della maggior parte dei prodotti alimentari di base sono scesi negli ultimi mesi. Ciò è dovuto all’aumento della produzione e all’aspettativa che nella stagione corrente avremo un’offerta più abbondante, migliori disponibilità per l’esportazioni e riserve più elevate».
Il rapporto evidenzia che la forte crescita della produzione cerealicola del 2013 è dovuta al miglioramento dei raccolti negli Usa e ad un raccolto record di grano nei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (ex Unione Sovietica). Per il 2013 è invece prevista una crescita modesta della produzione mondiale di riso.
Il rapporto prevede che «Gli stock cerealicoli mondiali, alla chiusura della stagione 2014, dovrebbero aumentare del 13%, stabilendosi a 564 milioni di tonnellate, con un aumento del 30% delle riserve dei soli cereali secondari, principalmente negli Stati Uniti. Le scorte di grano e riso sono previste aumentare del 7% e del 3% rispettivamente. L’aumento delle riserve mondiali di cereali si tradurrà in un rapporto utilizzo-riserve mondiali di circa il 23%, molto al di sopra del 18,4%, minimo storico raggiunto nel 2007/08.
Nel 2013, la fattura globale delle importazioni è prevista in calo del 3%, raggiungendo i 1.150 miliardi di dollari, con costo delle importazioni di cereali, zucchero, oli vegetali e bevande tropicali in calo mentre i prezzi delle importazioni di latticini, carne e pesce resteranno invariati».
A ottobre l’indice dei prezzi alimentari della Fao ha registrato un leggero rialzo in ottobre, raggiungendo una media di 205,8 punti, 2,7 punti (o 1,3%) in piú rispetto a settembre 2013 ma 11 punti (5,3%) in meno rispetto a ottobre 2012. «Il leggero aumento – dice la Fao – è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi dello zucchero e a quelli, ma in misura minore, degli altri gruppi di prodotti monitorati».
L’Indice, che misura le fluttuazioni mensili dei prezzi internazionali di cinque grandi categorie di prodotti alimentari (73 quotazioni) ha subito alcuni cambiamenti nel modo in cui viene calcolato, ma il nuovo approccio non ha apportato cambiamenti significativi nella serie. Il nuovo Indice rivisto risale ora fino al 1961. I cambiamenti sono indicati in una sezione dedicata del Food Outlook:
Manioca: Si prevede che la produzione mondiale di manioca aumenterà per il quinto anno consecutivo, raggiungendo i 256 milioni di tonnellate nel 2013. L’aumento è alimentato dalla crescente domanda di cibo in Africa e dall’aumento delle applicazioni industriali della manioca nell’Est e nel Sud-Est dell’Asia, soprattutto per la produzione di etanolo e amido.
Zucchero: La produzione mondiale di zucchero è prevista in leggero aumento nel 2013/14. L’aumento sarà limitato in Brasile, il più grande produttore ed esportatore del mondo, dove condizioni meteorologiche avverse hanno ostacolato il raccolto. Si stima che il consumo di zucchero nel mondo aumenterà del 2 per cento nel 2013/14.
Semi oleosi: Il raccolto di semi oleosi potrebbe raggiungere un record ineguagliato nel 2013/14, sostenuto da una produzione record di semi di soia in America del Sud. La produzione mondiale di semi oleosi dovrebbe coprire l’utilizzazione mondiale per il secondo anno consecutivo, ma potrebbero formarsi dei surplus per quanto riguarda le farine.
Carne: La produzione mondiale di carne e’ prevista in crescita del 1,4 per cento nel 2013. I prezzi sono rimasti a livelli storicamente alti dall’inizio del 2011. Nonostante la riduzione del costo degli alimenti animali, nulla lascia prevedere un abbassamento dei prezzi generali.
Produzione lattiero-casearia: La produzione mondiale di latte è prevista in aumento del 1,9 per cento, soprattutto in Asia, America Latina e i Caraibi. I prezzi internazionali dei prodotti lattiero caseari sono scesi rispetto al picco raggiunto ad aprile ma rimangono a livelli storicamente alti.
Pesca: L’acquacoltura spinge l’offerta globale di pesce e fa abbassare le quotazioni precedenti. Il consumo di pesce pro capite continua ad aumentare. L’acquacoltura si appresa a superare la pesca di cattura come fonte principale di pesce per il consumo umano.
di Umberto Mazzantini
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