31 ottobre: Gardini commenta i dati Istat «Perdere i giovani significa perdere la speranza di futuro per il Paese. Concentrare poche risorse in misure efficaci».

«Perdere i giovani significa perdere la speranza. Non possiamo permetterci di perdere la speranza di futuro per il Paese. Occorre concentrare le poche risorse disponibili in misure efficaci che aiutino a rilanciare occupazione e competitività».

Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, commentando gli ultimi dati Istat «sempre più drammatici – continua Gardini – rifiuto l’idea che il Paese si abitui a questo trend che peggiora di mese in mese e che mette sempre più a rischio la tenuta sociale e l’equilibrio contributivo–previdenziale del Paese».

«Talenti che emigrano all’estero, giovani che non lavorano, che hanno perso la speranza, che non cercano più lavoro o che lavorano sottopagati e in nero, è uno scenario devastante. Occorre – aggiunge Gardini – uno scatto della politica che intervenga in modo concreto perché centinaia di migliaia di giovani sentano che il Paese e la politica si occupano di loro e pensano al loro futuro».

«Le cooperative negli ultimi 4 anni hanno cercato di fare la loro parte. Hanno registrato il +8% di occupazione, rinunciando ai margini. E le previsioni per il 2014 sono di non riduzione del personale. E questo non perché le cooperative non soffrano la crisi, tutt’altro – conclude Gardini – ma è il segnale che qualcosa in più si può fare e si deve fare». (http://www.confcooperative.it/txtlstvw.aspx?LstID=2472a4bc-1b71-4ccf-afbb-404eae535100)

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