“La conversione del decreto Imu in
legge è un segnale di scarsa attenzione al nostro mondo, alle
attività che portiamo avanti, al ruolo prezioso che il terzo
settore, nel suo complesso, dalle attività di assistenza e cura,
alle mense sociali, ai dormitori, alla protezione civile ma anche a
tutto il variegato mondo dell’associazionismo della promozione
sociale e culturale svolge per le nostre comunità e per la tenuta
della coesione sociale in tutto il Paese.” Questo il commento del
Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri.
“Una misura come questa, che mostra
il perdurare dell’assenza di un intervento di fiscalità premiale
per il non profit sull’Imu, creerà gravi problemi e difficoltà
alle organizzazioni di terzo settore: molte associazioni si
troveranno di fronte alla scelta drammatica di cessare alcune
attività, se non a chiudere del tutto. –prosegue il Portavoce –
In Italia parliamo di oltre 300.000 organizzazioni, circa 700.000
lavoratori retribuiti e quasi 5 milioni di volontari. Un sistema che
contribuisce al 5% del pil nazionale e fornisce servizi fondamentali
ai cittadini non può che essere considerato parte integrante del
sistema produttivo italiano. Alla luce di questi numeri, penalizzare
così fortemente il nostro settore è un’ingiustizia inammissibile
e soprattutto una scelta miope da parte dello Stato, perché le
risorse che riceverà dall’Imu saranno risibili rispetto ai
numerosi benefici sociali prodotti dalle attività rese dal non
profit.”