Il documento del Consiglio europeo invoca «azioni atte a prevenire la perdita di vite umane da attuare in base a principi di soccorso ed equa ripartizione di responsabilità».
Riconoscimento della dimensione europea del fenomeno migratorio, rafforzamento degli strumenti esistenti di controllo del Mediterraneo, continuita’ dell’agenda comunitaria sul tema immigrazione, cooperazione con i paesi terzi. La nuova bozza di conclusioni del vertice del Consiglio europeo circolante in queste ore incardina le quattro richieste dell’Italia per la gestione dei flussi migratori. Il documento invoca “azioni determinate per prevenire la perdita di vite umane in mare’’ da concepire e attuare “sulla base dei principi di solidarieta’ e dell’equa ripartizione di responsabilita’’’.
In secondo luogo, come sostenuto dall’Italia, si esortano i paesi membri a «rafforzare le attività di Frontex», l’agenzia europea per il coordinamento delle attività di controllo delle frontiere esterne, funzionante grazie ai finanziamenti degli stati membri dell’Ue. Inoltre si invita la task-force formata da Commissione europea, Europol, Frontex, Servizio per l’azione esterna dell’Ue (il ’ministero’ di Catherine Ashton, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue), a ’’individuare - sulla base dei principi di prevenzione, protezione e solidarieta’ - azioni prioritarie per un uso piu’ efficiente degli strumenti europei’’.
Quanto alla continuità del processo comunitario nell’affrontare la questione dei flussi migratori, terza richiesta italiana, nella bozza di conclusioni si stabilisce che sulle azioni prioritarie per la task-force la Commissione europea riferisca agli stati membri in occasione della riunione del consiglio Affari interni del 5-6 dicembre, e che la presidenza lituana riproponga il tema al vertice dei capi di Stato e di governo di fine anno (20-21 dicembre). Il Consiglio europeo «tornerà sulle questioni della migrazione e dell’asilo a giugno 2014, quando saranno definite linee guida per ulteriori iniziative legislative e piani operativi nei settori di liberta’, sicurezza e giustizia». Da ultimo, la bozza sottolinea «l’importanza di affrontare le cause dei flussi migratori alla radice rafforzando la cooperazione con i paesi di origine e transito della migrazione illegale». Cio’ anche attraverso «politiche europee di sostegno allo sviluppo ed efficaci politiche di ritorno». (
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