Oltre 200 Rappresentanti di Fondazioni e Organizzazioni non profit al Convegno promosso dalla Fondazione Lang Italia. Mario Morino (Presidente della Venture Philantropy Partners): “Finanziare a partire dai risultati, non dalle attività”.

Secondo Nando Pagnoncelli (Ipsos) l’indice di credibilità delle organizzazioni non profit è tra i più alti (68), dietro solo al Presidente della Repubblica (73) e alla Scuola (70) e al pari della Chiesa Cattolica di Papa Francesco. Il finanziamento del non profit deriva per il 72% da donazioni, ma solo il 10,5% proviene dal mondo delle imprese. Solo un italiano su 10 però sa che cosa è la filantropia.

Milano. Si è tenuto, presso la sede della Fondazione Umanitaria di Milano, il Convegno organizzato dalla Fondazione Lang Italia sul tema della Venture Philantropy, a cui ha partecipato come ospite d’onore Mario Morino, imprenditore di successo negli anni ’80 nel settore dell’informatica e poi fondatore e Presidente Venture Philantropy Partners e del Morino Institute.

All’incontro, moderato da Maria Teresa Cometto, giornalista del Corriere della Sera, hanno partecipato: Giuseppe Aversa e Sonia Mancini, Bank Vontobel AG, Chiara Boroli, Segretario Generale Fondazione De Agostini, Guido Giubergia, Presidente Fondazione Paideia, Maurizia Iachino, Presidente Oxfam Italia, Tiziano Tazzi, Presidente Fondazione Lang Italia.

Tiziano Tazzi, in apertura dell’incontro, partendo dai cambiamenti globali con cui si devono misurare i moderni filantropi, ha spiegato le ragioni che hanno portato la Fondazione Lang Italia ad stringere un rapporto strategico con Mario Morino, finalizzato a innovare la cultura filantropica, e a organizzare il convegno, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di oltre 200 Organizzazioni non profit.

“Il Privato socialmente responsabile – ha detto Tiziano Tazzi, Presidente della Fondazione Lang Italia - e, in particolare, le Fondazioni che supportano le organizzazioni non profit che si occupano di assistenza in vari campi sono, nell’attuale situazione di crisi, ancor più sollecitati ad ampliare i loro interventi, in presenza però di risorse scarse. Occorre perciò rivedere i criteri con cui vengono gestiti i fondi pubblici e privati dalle non profit, partendo dall’individuazione dei leader, che nel loro specifico campo di intervento hanno dimostrato di saper combinare al meglio l’efficacia sociale con l’efficienza economica”.

Mario Morino, illustrando la sua ventennale esperienza negli Usa a sostegno di iniziative filantropiche, si è soffermato sulle nuove responsabilità che competono a chi è direttamente impegnato nel finanziamento di organizzazioni non profit. “Dal 2000 - ha detto il Presidente di Venture Philantropy Partners -, mixando le migliori pratiche del venture capital con la cultura e gli obiettivi del non profit, abbiamo attivato direttamente 80 milioni di dollari, ricevuti da famiglie che cercavano un modo differente e migliore per aiutare soggetti svantaggiati, a cui si sono aggiunti 40 milioni di dollari provenienti da altri soggetti privati e dal Governo federale, sulla base di un principio semplice quanto chiaro: finanziare a partire dai risultati, non dalle attività”.


Tra gli esempi, più significativi portati da Morino, l’esperienza dell’organizzazione Youth Villages, guidata da Pat Lawler che, partendo da Memphis (Tennessee), segue, in diverse realtà americane, persone con problemi psicologici, soprattutto ragazzi, spesso passati da più di una famiglia adottiva. L’82% dei ragazzi seguiti da Youth Villages hanno portato a termine gli studi, imparando anche a vivere e a contribuire alle proprie comunità. Una performance che risulta essere doppia e, soprattutto, con un costo di appena un terzo rispetto a quelle di analoghi programmi.

Da questa e da altre esperienze, Mario Morino ha dedotto sei regole fondamentali, perseguite da Venture Philantropy Partners: Alto grado di Coinvolgimento, coinvolgendosi e partecipando alle decisioni strategiche dell’organizzazione non profit che si intende sostenere; Finanziamento su misura, il tipo di finanziamento può variare dalla donazione (grant) al prestito, alle garanzie su prestiti di terzi, al contributo in conto capitale; Sostegno Pluriennale, l’ingaggio deve essere di lungo periodo e va dai 3 ai 7 anni; Sostegno Non Finanziario, fondamentale anche il sostegno al management dell’Organizzazione non profit tramite la consulenza specifica; Sostegno alla crescita, è un approccio che punta a sostenere la struttura organizzativa, il management e il personale tramite la ricerca dei leader e la formazione; Misurazione della Performance, insieme alla organizzazione ‘investita’ si stabiliscono le metriche in grado di evidenziare i risultati raggiunti (outcomes).

Ad arricchire il dibattito, ha contribuito anche Nando Pagnoncelli, Ceo Ipsos Italia, presentando i dati, provenienti da diverse rilevazioni, su quello che pensano gli italiani della Filantropia e del mondo del non profit.

L’indice di credibilità delle organizzazioni non profit è tra i più alti (68), dietro solo al Presidente della Repubblica (73) e alla Scuola (70) e al pari della Chiesa Cattolica di Papa Francesco. Il finanziamento del non profit deriva per il 72% da donazioni, di cui il 46,5% da privati cittadini, il 20,7% dalle Fondazioni bancarie e solo il 10,5% dal mondo delle imprese. A conferma che lo spazio per un loro maggior coinvolgimento è sicuramente ampio. L’80% degli intervistati ritiene che i privati cittadini donino “per generosità”, mentre in questionari a risposta multipla il 57% pensa che le aziende donino “per contribuire al benessere di tutti”, con un 30% che pensa che lo facciano “perché hanno qualcosa da farsi perdonare” e un 61% che lo facciano “per farsi pubblicità”. Solo 1 italiano su 10 conosce in prima battuta il significato della parola filantropo, ma ancor meno sono coloro che, esemplificando il concetto, sono portati a individuarlo nelle aziende, mentre il 30% ritiene che si tratti prevalentemente di persone fisiche. Da ultimo, ma non meno importante, Pagnoncelli ha spiegato che i donatori più abbienti sono contemporaneamente molto più attenti alla destinazione e all’impatto delle loro donazioni rispetto ai piccoli donatori, e questo richiede da parte di chi raccoglie fondi e delle organizzazioni non profit una sempre più accentuata trasparenza e capacità di rendere conto di quanto si è ricevuto.

Nel pomeriggio, sempre nell’ambito del Philantropy Day organizzato dalla Fondazione Lang Italia, si è tenuto un incontro riservato ad un folto gruppo di manager di imprese for profit sul tema della Corporate Philanthropy, moderato dal giornalista Marino Bartoletti.

“Le imprese – sottolinea Lucia Martina, Segretario Generale della Fondazione Lang Italia -, che ogni giorno conducono il loro business con successo, necessitano sempre più di strumenti per impostare con altrettanta efficacia la loro strategia di responsabilità sociale e di investimenti sul territorio. Oltre all'attività di advisory filantropico, che come Fondazione svolgiamo affiancando le imprese nel delineare la propria strategia di intervento solidale, siamo convinti dell'importanza di momenti di networking forti, come appunto il Philanthropy Day, per mettere a sistema le buone pratiche già attive e confrontarsi con gli scenari internazionali”.

Sponsor del Philantropy Day sono stati Bank Vontobel AG e Vodafone.

Mario Morino (Cleveland, 1944) è cofondatore e Presidente di Venture Philanthropy Partners nonché Presidente del Morino Institute. La sua carriera si estende su oltre quarantacinque anni, come imprenditore, leader del for profit e filantropo con forte impegno civico. È l’autore principale del saggio Leap of Reason: Managing to Outcomes in an Era of Scarcity (2011) che raccoglie testimonianze, raccolte in oltre dodici Paesi, di nuovi metodi per accrescere l’impatto sociale di non profit, fondazioni e organizzazioni pubbliche. Nel Settembre 2012, è intervenuto come speaker al Convegno su Filantropia e Innovazione sociale svoltosi alla Casa Bianca, e svolge attività di advisory al Governo federale affinché si concentri sul finanziamento delle organizzazioni non profit che hanno già dato prova di efficacia.

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