3,5 milioni di persone aiutate in Europa. Erano 2 milioni nel 2009. E' stato presentato giovedì 10 ottobre a Roma, presso la sede centrale della Croce Rossa Italiana, il Rapporto "Think Differently" - realizzato dalla Zona Europa della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), unitamente a un documentario sulla situazione in alcuni paesi.

Il documento fotografa il volto umano della crisi economica in Europa e il suo impatto umanitario sulla popolazione. Alla presentazione sono intervenuti Anitta Underlin, Direttore della Zona Europa della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; Antoni Bruel, Coordinatore Generale della Croce Rossa Spagnola; Georg Habsburg, rappresentante della Croce Rossa Ungherese; Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana; Patrizia Ravaioli, Direttore Generale della Croce Rossa Italiana.

Il Rapporto analizza come 42 delle 52 Società Nazionali di Croce Rossa della Zona Europa (comprendente l'UE, il Caucaso e l'Asia Centrale) nell'anno 2012 hanno risposto alla crisi in Europa, descrivendo lo sviluppo di programmi locali delle Società di Croce Rossa per fronteggiare l'aggravarsi della crisi che, come emerge dal Rapporto, ha determinato un notevole aumento di persone che vivono in povertà e di quelle che chiedono sussidi alimentari e altri tipi di assistenza.

Secondo i dati di Eurostat sono 43 milioni gli Europei che non hanno cibo a sufficienza ogni giorno e 18 milioni le persone che ricevono aiuti dall'Unione Europea.

Sempre nei 32 Paesi monitorati da Eurostat 120 milioni di cittadini europei sono a rischio povertà.

Dal Rapporto della Croce Rossa emerge che sempre più persone chiedono sussidi alimentari e altri tipi di assistenza. L'impatto umanitario della crisi si fa sentire ben al di là di qualsiasi ripresa economica e le Società europee di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa stanno aumentando la risposta ai bisogni primari di sussistenza anche se le difficoltà nel reperire fondi sono sempre più forti. Le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno riscontrato inoltre un significativo numero di nuovi poveri, persone che, pur lavorando, non riescono ad arrivare alla fine del mese e che devono affrontare il dilemma di "comprare da mangiare o pagare le bollette".

Il Rapporto inoltre mette in luce un altro preoccupante aspetto, l'impatto che la crisi ha sui bambini e la loro salute. La mancanza di cibo può infatti influenzare la capacità di apprendimento, per cui in alcuni Paesi come la Bulgaria e la Spagna, la Croce Rossa sta fornendo cibo per le scuole, da destinare ai bambini che arrivano a lezione la mattina senza aver fatto colazione.

In 22 paesi della zona Europa sono 3.5 milioni le persone che ricevono aiuti alimentari dai programmi di assistenza della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

Questa cifra rappresenta un incremento del 75 per cento rispetto ai 2 milioni e mezzo del 2009 in 17 Paesi.

Gli aiuti alimentari sono distribuiti dalla Croce Rossa in vari modi: pacchi di cibi, mensa dei poveri, banchi alimentari (gli acquirenti dei supermercati comprano due articoli, donandone uno alla Croce Rossa) e attraverso gli "alimentari sociali" della Croce Rossa, dove clienti indirizzati dalle istituzioni sociali possono comprare cibi e altri articoli a prezzi notevolmente ridotti.

Tra i Paesi maggiormente in difficoltà, la Spagna, dove sono 1.2 milioni le persone che hanno ricevuto aiuti alimentari dalla Croce Rossa Spagnola nel 2012, più del doppio rispetto al 2009 (514 mila).

Sono 140.000 le persone che hanno ricevuto aiuti alimentari dalla Croce Rossa Lettone, 100.000 in più del 2009, quando erano 40.000. In Romania sono 94.000 le famiglie sostenute dalla Croce Rossa. La Croce Rossa Francese ha fornito 30 milioni di pasti nel 2012.

La povertà è molto più diffusa e non circoscritta ai Paesi del Sud Europa più spesso associati alla crisi economica. I 5 Paesi con la più alta quota di popolazione a rischio di povertà sono Bulgaria, Lettonia, Romania, Lituania e Croazia.

Le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa riscontrano l'incremento di supporto psicologico per le persone che soffrono di depressione e di altri problemi di salute mentale. A causa della crisi inoltre molte persone hanno cambiato stile di vita: alcuni hanno iniziato a trascurare la salute e il cibo altri invece hanno iniziato a vivere in maniera più sana.

Oltre a ciò la Croce Rossa in Europa è impegnata nell'incremento di programmi di supporto ai disoccupati. Molte Società infatti hanno riscontrato un aumento del numero di volontari: si tratta per la maggior parte di persone che vogliono utilizzare il tempo a disposizione in maniera utile, ma ci sono anche nuovi volontari che intendono acquisire competenze utili per trovare un lavoro.


LA SITUAZIONE IN ITALIA

La Croce Rossa Italiana opera su tutto il territorio nazionale in sostegno alle famiglie in difficoltà economica. Nel 2012 sono stati circa 400.000 i nuclei familiari assistiti dalla CRI. Gli aiuti coprono diversi campi e riguardano numerose tipologie di beni: distribuzione di alimenti, fornitura di medicinali, visite specialistiche, supporti sanitari (pannoloni per anziani, materiale sanitario come stampelle, busti etc), prodotti per l'infanzia (latte in polvere ad esempio), occhiali, protesi dentarie, materiale scolastico per bambini che frequentano la scuola dell'obbligo, materiale per l'igiene, pagamento delle utenze a chi non può più permetterselo (luce, gas ecc.).

Le povertà sono le stesse, sono i poveri ad essere nuovi. Fino a qualche anno fa la CRI distribuiva pacchi di viveri innanzitutto ad anziani e persone senza fissa dimora. Oggi i nuovi poveri sono rappresentati da famiglie con bambini che si sono esposte comprando casa, che hanno un mutuo da pagare o che prima sostenevano un mutuo con due stipendi ed ora ne hanno solo uno. Operai innanzitutto, ma crescono gli impiegati, soprattutto del settore privato.

Gente che spesso, una volta separatasi, ha difficoltà anche a trovare un tetto perché deve dare priorità al sostentamento della ex moglie e dei figli.

La Croce Rossa Italiana è uno degli enti senza scopo di lucro riconosciuti dall'AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) che, in virtù della normativa comunitaria che prevede la distribuzione gratuita alle persone indigenti di derrate alimentari provenienti dalla scorte d'intervento dell'Unione Europea, consegna alla CRI ogni anni generi alimentari gratuiti con il compito di distribuirli a favore degli aventi diritto, persone indigenti assistite.

Gli alimenti di base in distribuzione sono biscotti, burro, formaggio, grana, latte, pasta, confettura, riso, crackers e fette biscottate. I volontari CRI si occupano anche della stesura degli elenchi dei destinatari tramite l'opera quotidiana degli sportelli di ascolto, o attraverso i contatti con i servizi sociali degli enti locali.

Successivamente, una volta ricevuti gli aiuti alimentari, i gruppi periferici che ne hanno curato l'immagazzinamento, la custodia provvedono alla distribuzione.


Il saluto dei Ministri Kyenge e Lorenzin

Il Ministro per l'Integrazione, Cécile Kyenge, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno inviato una lettera al Presidente Nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, in occasione della presentazione del rapporto. "Plaudo all'iniziativa, condividendone in pieno l'ispirazione - ha scritto il Ministro Kyenge - abbiamo davvero bisogno di pensare diversamente, di cambiare il paradigma abbracciando la strategia dell'uguaglianza e dell'integrazione. "Integrare" significa portare a compimento o perfezionare. Servono buone politiche istituzionali e buone pratiche della società civile per fare di chi arriva il nostro completamento, anziché il nostro rivale, e così realizzare il vero cambiamento. Appare, pertanto, quanto mai opportuno lo studio della Croce Rossa in una fase in cui la disgregazione sociale si sta diffondendo in ogni settore della società".

Anche il Ministro Lorenzin, pur non potendo intervenire all'evento, ha voluto esprimere un saluto e un ringraziamento, sottolineando l'importanza del lavoro svolto. "Nei periodi di crisi - ha sottolineato - non solo la fascia delle persone deboli si amplia, ma cresce il bisogno di tutele per evitare lo sviluppo di nuove patologie legate alle condizioni economiche e socio sanitarie delle persone. Il mio impegno - ha aggiunto - in questa fase delicatissima della vita del paese, è quella di razionalizzare il sistema tagliando tutti gli sprechi e garantendo qualità ed efficacia dei servizi, umanizzazione delle cure e solidarietà". (http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18959)

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