Per un'Europa aperta, libera e accogliente: MOVE Week è un'occasione per distribuire materiale informativo UISP sui motivi per i quali cambiare la Legge Bossi-Fini.
Nelle piazze dove si sta svolgendo MOVE Week, sono stati distribuiti dall'Uisp volantini informativi sulla necessità di modificare la Legge Bossi-Fini. Questo è il testo: Per un'Europa aperta, terra di libertà, accoglienza e diritto di asilo. In molte piazze si svolge la MOVE Week, il cui slogan è "Siamo nati per muoverci".
Quello che abbiamo in mente non è solo il concetto di movimento che fa bene al corpo e alla testa delle donne e degli uomini: è anche la libertà del corpo e delle idee, la libertà di circolare per la ricerca della realizzazione di una vita migliore.
La terribile tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 ci racconta delle centinaia di uomini, donne, bambine e bambini che fuggono dalla guerra o dalla povertà per cercare una speranza, una possibilità di vita migliore.
Purtroppo è solo l'ultima di un'interminabile storia di lutti che ormai ha reso il Mediterraneo, una volta culla di civiltà, la tappa tragica e finale di quel viaggio della speranza.
A questo processo migratorio - che non è di breve termine, bensì epocale - sino ad oggi sono state risposte inadeguate, inefficaci e disumane. Tutto questo non si può più tacere.
Le politiche sin qui seguite, l’adozione di misure come il pacchetto sicurezza con l'introduzione del reato di clandestinità, la costituzione dei CIE - Centri di Identificazione ed Espulsione, rappresentano il fallimento di un'idea di Europa.
Un'Europa che vorremmo aperta, solidale, capace di offrire asilo a chi cerca pace e vita, capace di assumere le sue responsabilità storiche verso l'Africa, le tante guerre e le politiche di impoverimento.
E' un'Europa che porta il peso di questo dolore, un’Italia che con la legge Bossi-Fini chiude le porte a chi cerca speranza e asilo, costringendo di fatto a rischiare la strada dei barconi, nelle mani dei mercenari, e della clandestinità.
Se davvero l'Italia e l'Europa vogliono avere sulla coscienza le vite di migliaia di donne e uomini che già hanno perso la vita lungo le sue frontiere, devono cambiare strada e aprire una nuova era di responsabilità solidale. Per avviare la costruzione di una relazione diversa tra i popoli al di qua e aldilà delle frontiere continentali, del Mediterraneo.
Per questo chiediamo un primo passo: cambiare la legge Bossi-Fini e aprire da subito un canale umanitario europeo per il diritto d'asilo.
Per un mondo di libertà in movimento e senza frontiere.