Alla vigilia del varo della legge di stabilità 2014 il Forum Nazionale del Terzo Settore esprime preoccupazione per la sorte di alcune tematiche prioritarie “rispetto alle quali, in questi mesi, ci siamo spesi con grande impegno – dichiara il Portavoce Nazionale Pietro Barbieri –”.
“Pensiamo – prosegue il Portavoce – al tema dell’aumento dell’Iva dal 4% al 10% per le prestazioni di servizi socio assistenziali ed educativi rese da cooperative sociali, pensiamo al rifinanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali e a quello per le non autosufficienze che negli ultimi anni sono stati quasi del tutto azzerati.
Pensiamo ancora agli impegni che l’Italia ha assunto in tema di cooperazione per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile, agli impegni e le promesse di incrementare le risorse per il servizio civile e per la cooperazione internazionale.
Pensiamo al tema del 5 per mille, alla sua stabilizzazione - che invochiamo ormai da anni - e allo stanziamento di adeguati fondi che diano nuovo respiro rispetto ai tagli perpetrati negli anni passati.
Pensiamo all’adozione di un adeguato piano nazionale di contrasto alla povertà, al tema dell’occupazione, in particolare quella giovanile, alla revisione dell’Imu per il non profit.
Pensiamo, soprattutto, a quanto l’Italia negli ultimi anni sia rimasta indietro e agli ultimi posti rispetto ai paesi europei e alle politiche sociali e di sviluppo che questi hanno adottato e incrementato.
Pensiamo al milione di posti di lavoro che potrebbero essere persi, alle molteplici opportunità per i giovani che andrebbero a sfumare, alla credibilità politica del nostro Paese, ai servizi dedicati agli anziani, alle persone con disabilità e a tutti quei cittadini discriminati che non potrebbero più essere garantiti, infine alle migliaia di associazioni che sarebbero costrette a chiudere.”
“Il Governo si era assunto con noi l’impegno formale di realizzare una riunione con i Ministri competenti circa la Legge di stabilità. Rimaniamo in fiduciosa attesa di qualche segnale in questa direzione – conclude Barbieri –.”