No ai respingimenti e al rimpatrio di persone minacciate di vita o private della libertà. Soddisfatta la Commissaria Malmström. Immigrazione nell’Ue dimezzata nel 2012.
Oggi il Parlamento europeo ha adottato, con 479 sì, 101 no e 20 astensioni, la proposta di regolamento che istituisce il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) presentata dalla Commissione europea e in una nota sottolinea che «Gli Stati membri dell’Ue saranno meglio attrezzati per prevenire, individuare e combattere l’immigrazione clandestina, ma anche per salvare le vite dei migranti. Eurosur consentirà infatti agli Stati membri di condividere immagini e dati in tempo reale sugli sviluppi alle frontiere esterne dell’Ue. La rete di comunicazione Eurosur è progettata per migliorare l’individuazione, la prevenzione e la lotta contro l’immigrazione clandestina e la criminalità transfrontaliera. I deputati hanno sottolineato che tale rete deve essere utilizzata anche per salvare la vita dei migranti». Eurosur si propone di «Migliorare la gestione delle frontiere terrestri e marittime dell’Unione europea, intensificando lo scambio d’informazioni tra i paesi europei e con l’agenzia europea per la gestione delle frontiere Frontex. Il sistema dovrebbe consentire la condivisione dei dati e d’intelligence di varie autorità in tempo reale ma anche gli strumenti di sorveglianza, come satelliti o sistemi di notifica delle navi, tramite una rete di comunicazione protetta».
Secondo il relatore, il liberaldemocratico olandese Jan Mulder, «Solo con un sistema pan-europeo di sorveglianza delle frontiere, siamo in grado di evitare che il Mediterraneo diventi un cimitero per i rifugiati che cercano di attraversarlo su carrette del mare, in cerca di una vita migliore in Europa. Per evitare che una tragedia come quella di Lampedusa accada di nuovo, è necessario un rapido intervento»,
Le norme di funzionamento di Eurosur sono state concordate con i governi nazionali. Bulgaria, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia inizieranno a utilizzare Eurosur il 2 dicembre 2013. Gli altri Stati membri seguiranno l’esempio il 1° dicembre 2014. Per l’Italia è praticamente la cancellazione della Bossi/Fini e delle politiche volute dai leghisti quando Roberto Marini era ministro degli interni, infatti «I paesi Ue che utilizzano Eurosur si impegnano a rispettare i diritti umani, tra i quali il divieto di respingimento, che vieta il rimpatrio di persone minacciate di vita o private della libertà. Gli utenti di Eurosur dovranno inoltre proteggere i diritti fondamentali dell’Unione europea, tra i quali la protezione dei dati personali. Qualsiasi scambio di dati personali tra gli Stati membri dell’Unione europea o con paesi terzi tramite Eurosur deve rimanere un’eccezione e rispettare la legislazione sulla protezione dei dati. Inoltre, gli Stati membri non devono utilizzare Eurosur per inviare a Paesi terzi qualsiasi informazione che potrebbero essere utilizzata per identificare una persona che ha richiesto la protezione internazionale o la cui vita o l’integrità fisica potrebbe essere a rischio».
Anche il Parlamento europeo conferma che l’immigrazione è in forte calo: « Secondo i dati Frontex, più di 72.000 persone hanno attraversato le frontiere esterne dell’U illegalmente nel 2012, circa la metà del numero nel 2011 tra i quali il divieto di respingimento, che vieta il rimpatrio di persone minacciate di vita o private della libertà».
La Commissaria Ue Cecilia Malmström ha detto: «Mi congratulo per il voto espresso oggi dal Parlamento europeo, grazie al quale Eurosur sarà operativo entro la fine dell’anno.Tutti noi abbiamo dinanzi agli occhi le terribili immagini della recente tragedia di Lampedusa. Non dimenticherò mai quei 280 feretri che ho visto ieri sull’isola. È tremendo assistere alla perdita di tante vite umane in circostanze così tragiche. Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie e ammiro profondamente i soccorritori che hanno fatto del loro meglio in una situazione tanto drammatica. L’Ue deve intensificare gli sforzi per prevenire tragedie del genere e insieme agli Stati membri prendere importanti decisioni e mostrarsi solidale con i migranti e con i paesi più esposti ai flussi migratori. Eurosur rappresenta un passo decisivo in questo senso perché permetterà di proteggere le nostre frontiere esterne e aiutare quanti rischiano la vita pur di raggiungere le nostre coste. Questo nuovo strumento rafforzerà lo scambio di informazioni e la cooperazione a diversi livelli: nazionale, tra gli Stati membri, e tra questi e l’Agenzia per le frontiere dell’Unione Frontex.
I nuovi centri nazionali di coordinamento e Frontex si scambieranno immediatamente informazioni su incidenti e pattugliamento. Così facendo avremo non solo più possibilità di prevenire reati transfrontalieri quali il traffico di droga e la tratta di esseri umani, ma sarà anche più facile individuare le piccole imbarcazioni di migranti in pericolo e fornire loro assistenza. Tengo a sottolineare che tutte le azioni e le operazioni che gli Stati membri e Frontex svolgono, in ambito Eutosur e non, sono improntate al pieno rispetto dei diritti fondamentali e del principio di non respingimento oltre che alla stretta osservanza delle disposizioni nazionali e dell’Ue in materia di protezione dei dati. Le stesse rigorose garanzie si applicano anche alla cooperazione con paesi terzi nel quadro di Eurosur».
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