La crisi economica, l'incertezza crescente e l'indebitamento possono avere un impatto sulla salute mentale. Secondo degli studi europei numerose patologie psicologiche, che si spingono fino al suicidio, sono aumentate . Una struttura sociale forte può essere una soluzione per proteggere i cittadini e deve essere garantita nei periodi di austerità, hanno concordato gli esperti e i deputati durante un workshop organizzato dalla commissione all'Ambiente il 19 giugno al Parlamento europeo.
Un indebitamento eccessivo è il primo fattore che può incidere sulla salute umana. E, come ricordato dalla deputata inglese di centro sinistra Glenis Willmott, "il tema merita un'attenzione speciale, soprattutto in tempi di crisi. In Grecia per esempio il tasso di suicidio è aumentato del 40% nella prima metà del 2011. La salute mentale dovrebbe avere un importante ruolo nel programma sulla salute pubblica 2014-2020.
David McDaid, ricercatore alla London School of Economics, ha sottolineato che per evitare la depressione, le forme di ansia e i disturbi ossessivi bisogna "investire di più nei servizi sociali" e "trovare una soluzione all'interno del settore finanziario per aiutare i cittadini che indebitati".
Una solida rete di servizi sociali
La storia ci insegna che i paesi in cui i servizi sociali sono stati presenti, il tasso di omicidi non è aumentato durante il periodo di crisi, ha aggiunto José Luis Ayuso-Mateos, professore di psichiatria all'Università Autonoma di Madrid.
Mentre il rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità all'UE Roberto Bertollini ha indicato che per ridurre il rischio di omicidi legati alla crisi è necessario creare dei programmi per il lavoro e l'alleviamento del debito, il miglioramento dei sistemi di sanità e il rafforzamento delle reti familiari. (
http://www.europarl.europa.eu/news/it/news-room/content/20120618STO47109/html/Debiti-e-salute-mentale-le-vittime-della-crisi)