L’impegno per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni comuni (acqua, ambiente, cultura, arte, fiducia, legalità, solo per citarne alcuni) è la nuova frontiera del non profit. In futuro, infatti, le organizzazioni di volontariato affiancheranno all’azione solidale un’azione civile per la costruzione di una democrazia “partecipativa”.

E’ questo l’argomento affrontato nel nuovo numero di Vdossier, la rivista di approfondimento periodica pubblicata dai Centri di Servizio per il Volontariato di Milano, Marche e Messina, distribuita gratuitamente in 11 mila copie ad organizzazioni di volontariato e altri enti non profit, istituzioni, enti locali, università, biblioteche e scuole.

Le 96 pagine di Vdossier sviluppano un itinerario che si snoda dalla definizione dei beni comuni (materiali e immateriali) formulata dal sociologo Carlo Donolo, per passare alla riflessione del giurista Gregorio Arena, fondatore di Labsus (Laboratorio per la sussidiarietà) su cittadinanza attiva, volontariato e sussidiarietà. Per continuare con la fotografia scattata da Giovanni Moro, presidente di Fondaca, che affronta il tema da un’altra angolatura: quella dell’attivismo civico, del volontariato per la comunità e di advocacy, e della necessità di conseguire competenze e conoscenze con una formazione specifica.

All’interno di questo numero della rivista è presente anche un focus, centrato su azione civile e azione solidale, che mette a confronto le posizioni di Vittorio Ferla, direttore responsabile della rivista web “Labsus”, di Umberto Di Maggio, presidente di “Libera” in Sicilia, e di Francesco Marsico, vicedirettore della Caritas italiana. Così come merita una sottolineatura l’esperienza dei Comitati di quartiere che da movimenti di protesta sono cresciuti fino a diventare movimenti di proposta, come spiegano il sociologo Aldo Bonomi e Carlo Montalbetti, presidente onorario del Coordinamento dei Comitati di quartiere di Milano.

Ma la sfida che attende in un futuro prossimo il volontariato è quella di sviluppare e sostenere la cosiddetta “democrazia dal basso”, cioè una politica e un’amministrazione della “res publica” in cui il ruolo dei cittadini impegnati, responsabili e solidali (in nome della legalità, trasparenza ed efficienza) diventa cruciale tanto nella costruzione di un welfare moderno e sostenibile quanto, più in generale, nel governo delle città e del Paese. E proprio in questa direzione si muovono i lavori della Costituente dei beni comuni del giurista e politico Stefano Rodotà; la richiesta di una “Cabina di regia” avanzata dal direttore di Labsus, Christian Iaione; la sinergia e gli sforzi messi in campo da “Cittadinanza attiva” e Anci. Senza però trascurare le criticità espresse dall’Unione dei segretari comunali e provinciali.

Infine, nell’ultimo capitolo di Vdossier un approfondimento sul ruolo che i cittadini europei potrebbero svolgere nella formulazione delle politiche comunitarie. (http://csvnet.it/notizie/le-notizie/notiziecsv/797-beni-comuni-l-altro-volontariato-il-tema-del-nuovo-vdossier)

Vdossier è online al link: http://www.ciessevi.org/news/beni-comuni-nuova-fontiera-del-volontariato e http://issuu.com/vdossier/docs/vdossieragosto2013

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