L’andamento delle raccolte fondi nel terzo settore nei bilanci del 2012 e nelle proiezioni del 2013 mostrano un “timido miglioramento”, ma diminuiscono le entrate totali. Salute e ricerca i settori con i maggiori miglioramenti nella raccolta.

Roma. La crisi economica continua a pesare sulle donazioni nei confronti del mondo del terzo settore italiano. Tra il 2012 e i primi mesi del 2013 si registrano soltanto dei “timidi segnali di miglioramento” nella raccolta, ma pesa il ridimensionamento della pubblica amministrazione tra i donatori più generosi. È questo il bilancio tracciato dal report presentato oggi al Cnel dall’Osservatorio di sostegno al non profit sociale dell’Istituto italiano della donazione in collaborazione con l’Associazione Italiana Fundraiser (Assif). La ricerca, condotta su circa 200 organizzazioni non profit, ha visto crescere i privati cittadini tra i donatori più generosi (passati dal 50 per cento al 60 nell’ultimo anno), ma al contempo non ha registrato un netto miglioramento delle entrate a causa dell’arretramento di ben 15 punti percentuali del numero di Onp che indicano la pubblica amministrazione come donor più generoso.

Secondo lo studio, dal 2011 al 2012 “la situazione sembra leggermente migliorata, registrando un aumento del 3 per cento di Onp che migliorano rispetto all’anno prima e una diminuzione della stessa percentuale delle Onp che peggiorano”, ma l’analisi delle entrate totali del 2012 mostra un diverso andamento. “Anche se di poco – spiega lo studio -, le Onp continuano la discesa verso il basso: diminuisce infatti di 3 punti percentuali il numero delle Onp che hanno migliorato questo dato di bilancio e resta invariata invece la percentuale delle Onp che peggiorano”. Nei primi mesi del 2013, intanto, nonostante un cauto ottimismo, “le Onp che hanno stimato di aver raccolto di più sono solo il 21 per cento contro il 27 per cento nel 2012, mentre il 32 per cento dichiara di stimare un peggioramento delle stesse”.

Lo strumento di raccolta fondi più utilizzato resta il “direct mailing” cartaceo. Moltomeno utilizzato l’sms solidale, preso in considerazione come strumento principale soltanto per il 3 per cento delle Onp. Quello sfruttato meno è, invece, lo strumento dei lasciti testamentari (utilizzato dall’1 per cento del campione). Per quanto riguarda i campi d’azione delle diverse organizzazioni non profit, la ricerca mostra come a soffrire di una maggiore diminuzione delle entrate sono la cooperazione e le adozioni internazionali, per lo più stabili quelle che si occupano di emarginazione, mentre chi ha visto segnali di miglioramento sono quelle che si occupano di salute e ricerca scientifica. (http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/446155/Non-profit-Istituto-della-donazione-Cittadini-privati-i-piu-generosi)

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