Venerdì mattina, alla sede dell'Enit a Roma, si è tenuto il seminario di Ecpat Italia contro lo sfruttamento sessuale minorile in occasione dei Mondiali 2014 e delle Olimpiadi 2016, in Brasile. Durante il seminario è stata lanciata anche la campagna di sensibilizzazione “Don't Look Away!” (Non voltarti dall'altra parte!), un monito per i tifosi e tutti i turisti che potrebbero trovarsi di fronte a situazioni di sfruttamento minorile durante il periodo, e non solo, dei grandi eventi sportivi nel Pase sudamericano.

All'evento è intervenuto, tra gli altri, il ministro ai Beni e alle attività culturali e al Turismo, Massimo Bray. Per il ministro: “E' un piacere immenso essere stato invitato in una giornata così importante come quella di oggi, la 34esima giornata mondiale del turismo. E importante è il tema dell'evento. Le stime dell'Unicef dicono che ogni giorno 3mila bambini vengono immessi nel mercato del sesso: segni di totale assenza di cultura; bambini a cui viene proibito l'accesso a ogni forma di istruzione e infanzia”. Il ministro ha poi enfatizzato come il turismo giochi un ruolo chiave per l'Italia. “Dobbiamo attivare tutte le politiche possibili per arginare questa problematica. Mi piacerebbe che i nostri sforzi fossero concentrati e che anche i miei impegni siano volti a combattere a questo fenomeno che nuoce sosì tanto al turismo. Faremo del turismo una scelta strategica per il Paese. Quest'anno, Unioncamere ha fornito dei dati positivi dopo moltissimo tempo. Questi sono segni di cambiamento”. “Qui dentro ci sono tutte le professionalità per raggiungere questo obiettivo. E il ministero, insieme all'Enit sarà il promotore di questi cambiamenti”, ha concluso il ministro.

Presente anche Beppe Carletti, leader dei Nomadi, che ringrazia Ecpat per averlo scelto come testimonial per questa campagna: “E' stata una giornata emotivamente intensa, ricca e sicuramente torno a casa con qualcosa in più nel cuore”.

Per il direttore dell'Enit, Andrea Babbi, il problema dello sfruttamento sessuale minorile è oltre che di cultura, di moralità. Non ci dobbiamo nascondere che grandi manifestazioni come i Mondiali 2014, purtroppo sono legate a questi fenomeni, il turismo non sempre è virtuoso ma il nostro obiettivo è di renderlo tale”.

Marco Scarpati, presidente di Ecpat, dice che “bisogna sensibilizzare il più possibile, perché la forza siamo noi. Siamo noi che possiamo contrastare e più siamo, maggiore sarà la forza.

Per Lucia Anive, vicepresidente di Ebnt: “Quello del traffico e dello sfruttamento sessuale minorile è un traffico illegale mondiale di dimensioni immense, terzo per ordine di importanza soltanto a droga e armi. L'importante è trovare gli strumenti giusti per combatterlo, come formare, informare e sensibilizzare; e fornire dei toolskit a tutti gli operatori del turismo”.

Nicola D'Ambra, responsabile sostenibilità Alitalia, si sente “onorato di rappresentare la compagnia di voli di bandiera proprio in occasione della giornata mondiale del turismo, e dichiara che Alitalia sarà in prima linea nella lotta al turismo sessuale”.

Per Paolo Pozzo, responsabile Cisl Piemonte: “Quella dello sfruttamento sessuale minorile è una forma di schiavitù organizzata, che muove tantissimi intermediari. Per questo noi di Cisl, Cgil e Uil, da anni collaboriamo con il Sesi (Servizi sociali per l’industria brasiliani) per promuovere forme di prevenzione e di intervento contro il traffico e la prostituzione minorile che, in occasione dei grandi eventi sportivi che si terranno in Brasile nei prossimi anni, potrebbero aumentare.

Per Jair Meneguelli, presidente Sesi , “l'impegno che le varie Ecpat nel mondo ed Ecpat Italia ci stanno mettendo, sono un segno di orgoglio per tutto il Paese, afflitto da questo male da sconfiggere a tutti i costi e tutti insieme. Per esempio noi abbiamo messo in campo una serie di progetti che vanno dagli accordi con i tassisti a quelli con gli alberghi e le agenzie turistiche.

Piero Magri, direttore della rivista Terre di Mezzo, ha espresso soddisfazione per i progetti in materia di contrasto e prevenzione che sono stati adottati dal Sesi, per le competenze di tutti i partecipanti e per l'impegno del ministro”. Ovviamente adesso bisogna passare alla pratica, per far si che nulla, neanche una parola, rimanga lettera morta.

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