All'indomani della firma della Dichiarazione di Roma che ha lanciato una sfida europea all'intolleranza e all'estremismo xenofobo e razzista, il Ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge ha incontrato il Presidente delle Acli Gianni Bottalico e il responsabile nazionale all'immigrazione Antonio Russo.
La dichiarazione attraverso le quali 18 rappresentati di Stati membri dell'Ue hanno assunto impegni precisi contro l'intolleranza di ogni genere, è certamente una tappa del cammino al quale hanno contribuito anche le organizzazioni sociali e del lavoro.
L'impegno va ora accompagnato nella crescita di una coscienza condivisa dei cittadini europei. E' una prima risposta al bisogno di un' Europa dei popoli ed dei diritti che cresce anche nel confronto tra comunità che sanno riconoscere il reciproco valore dell'immigrazione e dell'incontro.
Da una proposta fortemente radicata in Italia, un impegno comune nel continuare un lavoro culturale in grado di travalicare le frontiere del pregiudizio.
Tra i temi affrontati con il Ministro Kyenge sulla situazione italiana, la necessità dell'avvio di riforme strutturali in grado di modificare le modalità di acquisizione dei diritti di cittadinanza, di quelli politici e sociali e dell'accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo.
Una conferma del percorso auspicato dalle Acli che chiedono da tempo che l'Italia assuma un ruolo centrale sull'immigrazione definendo una quadro di politiche strutturali non più derogabili. (
http://www.acli.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=8199:le-acli-hanno-incontrato-il-ministro-dellintegrazione-cecile-kyenge&Itemid=351)
di Ufficio stampa Acli