RAI e nuovo contratto di servizio: il Forum del Terzo Settore auspica consultazione con parti sociali. In vista del rinnovo del Contratto di servizio Rai il Forum del Terzo settore auspica che "venga aperta una consultazione con noi e con la società civile" e che venga vaorizzato il ruolo della comunicazione sociale nei palinsesti Rai.

"Il Forum del Terzo Settore crede nella centralità del servizio pubblico radiotelevisivo Rai in quanto garanzia di accesso e diritto costituzionale per tutti i cittadini. In passato siamo stati chiamati più volte a dare il nostro contributo affinché venissero recepite alcune indicazioni per noi fondamentali in merito al rispetto dell’autonomia, del pluralismo e della partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni sociali, tali da ispirare sia il Contratto di Servizio, sia gli orientamenti editoriali del servizio pubblico radiotelevisivo.

Oggi ci troviamo a non essere nemmeno presi in considerazione nelle consultazioni in vista della definitiva approvazione del documento. Per quanto vogliamo superare l’idea di una televisione pubblica in mano ai partiti, non possiamo accettare un servizio che diventi esclusivamente risanamento del bilancio. Il nostro Paese merita di essere raccontato con più qualità nelle sue varie articolazioni. Il Contratto di servizio ha una funzione essenziale, per questo è necessario il confronto con le associazioni.”

“Riteniamo infatti che la comunicazione sociale - prosegue Pietro Barbieri, portavoce del Forum del Terzo settore - possa dare un contributo positivo nel rafforzare il legame tra cittadini e Rai, in quanto portatrice di pluralismo tematico, informazione critica e veritiera di valori sociali quali la solidarietà, la legalità, la dignità umana, il multiculturalismo, la cooperazione internazionale, i diritti, l'ambiente, l’economia e lo sport sociale.”

“Come Forum del Terzo Settore chiediamo che siano garantiti canali stabili di confronto tra la Rai e le associazioni, che siano rispettati i meccanismi che regolano l’accesso, che venga rafforzato il ruolo del Segretariato Sociale, che siano assicurati spazi autonomi di palinsesto e una programmazione più attenta alla realtà del Paese, capace di interpretare l'azione di coesione e inclusività che i cittadini attivi e partecipi garantiscono quotidianamente, evitando così spiacevoli episodi e lunghe polemiche come quelle scaturite dal caso di The Mission", il programma con i vip nei campi profughi la cui messa in onda è prevista a novembre su Rai1.

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