Un intervento governativo volto a ripristinare l’IVA al 4% per le prestazioni di servizi socio-sanitari ed educativi resi dalle Cooperative sociali, in esecuzione di contratti d’appalto e di convenzioni in generale, che la legge di stabilita’ 2013 ha elevato al 10%. E’ quanto sollecita l’Associazione nazionale dei Comuni italiani.

L’ANCI, ricordando che oggi in Italia operano circa 12.000 Cooperative sociali e loro consorzi, che occupano 380.000 persone e raggiungono con i loro servizi 7 milioni di cittadini e che il 66% del fatturato della cooperazione sociale arriva dagli Enti pubblici, evidenzia che il gettito stimato dal Governo in oltre 150 milioni di euro a decorrere dal 2014, effetto dell’aliquota del 10% che si applica a tali prestazioni, sara’ di fatto a carico dei Comuni appaltanti, spostando cosi’ risorse dagli Enti locali allo Stato.

Gli Enti locali, sempre in prima linea a fronteggiare le ricadute della crisi sui cittadini ed a garantire il welfare territoriale, per far fronte a tale aumento di 6 punti percentuali dell’IVA, saranno costretti, a parita’ di risorse, a fornire nel 2014 meno servizi: si taglieranno quindi servizi di inclusione sociale, mettendo inoltre in difficolta’ centinaia di Cooperative con l’effetto di una ulteriore perdita di posti di lavoro.

Pertanto, raccogliendo anche le sollecitazioni di sempre piu’ numerosi Comuni, l’ANCI chiede un intervento urgente, che potrebbe arrivare gia’ con una specifica previsione nella prossima legge di stabilita’, per il ripristino dell’IVA agevolata per le prestazioni socio-sanitarie rilasciate dalle Cooperative sociali. (mt/mb) (http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810122&IdDett=43848)

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