Foggia. Girano in lungo e in largo la provincia di Foggia per garantire assistenza sanitaria ai migranti stagionali che vivono nelle campagne. Ghetto di Rignano, Masseria Cicerone, Borgo Tre Titoli. Il minivan di Emergency, dal colore rosso sgargiante, dallo scorso mese di maggio arriva nei punti più emarginati, più distanti dai centri urbani. Luoghi sperduti sulle mappe geografiche in cui migliaia di immigrati vivono in villaggi di cartone, in baracche di legno, in difficili condizioni igienico-sanitarie. Dieci, dodici ore di lavoro al giorno. Piegati, sotto il caldo sole cocente del Tavoliere, a raccogliere i frutti della terra per pochi euro. Tre euro e cinquanta a cassonetto di pomodori, quando va bene. Dolori osseo-articolari, cattiva alimentazione, ipertensione. Emergency dal 2011 ha individuato la provincia di Foggia tra i luoghi in cui sviluppare parte del suo “Programma Italia” e concretizzare l’articolo 32 della Costituzione Italiana.
L’AMBULATORIO MOBILE- E proprio sul fianco dell’ambulatorio mobile che gira per le campagne del foggiano, è posto bene in vista il numero 32, l’articolo della Carta che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e che garantisce cure gratuite agli indigenti. Come i migranti che vivono nei ghetti. Per questo, grazie al protocollo d’intesa stipulato con la Regione Puglia, gli operatori di Emergency girando a bordo del minivan hanno «effettuato 870 visite ed incontrato oltre 500 pazienti. Questo vuol dire che molti migranti si sono rivolti a noi più volte per motivi diversi» spiega Maria Teresa Laruina, referente del progetto in Capitanata. Presente nel foggiano dall’inizio delle attività, Laruina fa parte dell’equipe composta da un mediatore culturale, un medico ed un infermiere. «Il nostro obiettivo è di portare assistenza sanitaria di base e di promuovere l’orientamento socio-sanitario ai migranti stagionali che vivono nelle campagne. Oltre che indirizzarli per le eventuali visite specialistiche». Il tutto, ovviamente, a titolo assolutamente gratuito. La medicina, dunque, che va incontro al paziente. Specialmente a chi non ha molto tempo da dedicare alle cure sanitarie per vie delle tante ore trascorse al lavoro e perché costretto ad alloggi fatiscenti lontani dalle città. Anche se «in Capitanata sono molti attivi i venti ambulatori per immigrati avviati dall’Asl di Foggia dislocati in tutta la provincia e – prosegue Laruina – l’Ambulatorio STP (Straniero Temporaneamente Presente) aperto nel capoluogo dauno la mattina ed il pomeriggio, che offre la possibilità agli stagionali che lavorano fino a tardi di poter beneficiare delle cure mediche».
LE PATOLOGIE- Girando per i villaggi di cartone sparsi nel foggiano, gli operatori di Emergency hanno toccato con mano i disagi quotidiani dei migranti che con il loro lavoro contribuiscono alla crescita economica del territorio. Ed hanno stilato una specie di top-ten delle patologie più frequenti. «Sono almeno tre i casi più frequenti che abbiamo riscontrato – aggiunge Barbara Barbieri, medico dell’equipe sanitaria – . La maggior parte dei migranti che abbiamo visitato presenta dolori osseo-muscolari che in alcune circostanze si trasformano in lombalgie croniche e lombalgie acute. Tutte malattie, comunque, dovute al duro lavoro che svolgono e al fatto di trascorrere tante ore della giornata chinati per terra. Tra le altre affezioni vanno riscontrate quelle che si sviluppano nel cavo orale, legate alla scarsa igiene personale e alla non facile situazione economica. Infine, – dice Barbieri – ci sono i problemi di gastrite, riconducibili ad una cattiva alimentazione, a quello che mangiano e se mangiano». Ma tra le patologie trovano spazio anche «malattie della pelle, ipertensione, pressione alta e diabete».
IL PROGRAMMA ITALIA- L’ambulatorio mobile dell’organizzazione non governativa fondata dal medico-chirurgo Gino Strada, quindi, svolge anche in questa fetta di Puglia parte del suo “Programma Italia”. Un programma che nel 2006 ha visto l’apertura a Palermo del primo Poliambulatorio nato per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti e a tutti coloro che ne hanno bisogno. Altri due Poliambulatori sono stati attivati a Marghera (Ve) e Polistena (Rc). Mentre dall’aprile 2011 al 31 marzo 2013 gli ambulatori mobili di Emergency, impiegati in diverse regioni d’Italia, hanno effettuato 13.934 visite. E la mostra fotografica “Qui Emergency Italia” racconta il lavoro degli operatori e le attività svolte nei posti più periferici del Paese. La mostra sarà visitabile a Foggia, presso il Chiostro di Santa Chiara, fino a venerdì 13 settembre. Un’occasione per far conoscere da vicino gli interventi attuati da Emergency e per denunciare la presenza dei tanti ghetti distribuiti nelle campagne del foggiano in cui trovano alloggio migliaia di cittadini stranieri.
di Emiliano Moccia
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