Finalmente un’iniziativa di contenuto e di largo respiro per la scuola e la ricerca che hanno necessità di ritrovare qualità per dare un futuro al nostro Paese. Il Consiglio dei ministri ha oggi approvato, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta e del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, il decreto legge “L’Istruzione riparte” che punta a gettare le basi per la scuola e l’università del futuro, restituendo ai settori della formazione centralità e in modo collegato risorse economiche.
Sono previsti interventi sul personale scolastico, sui libri di testo, misure a favore del welfare studentesco. Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti, il potenziamento e l’innovazione dell’offerta formativa e il rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
«Inizia l’anno scolastico e il governo ha voluto fare un intervento importante per dare risposte sulla scuola – ha dichiarato il premier Enrico Letta – Ci interessa cominciare a reinvestire sull’istruzione». «Il pacchetto di misure contenute nel decreto legge vale 400 milioni a regime- ha aggiunto il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza – per il 2014 vi saranno 305 milioni, che arriveranno a 400 nel 2015».
Nel merito degli interventi a vantaggio di studenti e famiglie, sono previsti, tra gli altri, 100 milioni di euro per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi. 15 milioni vengono stanziati per il 2014 per garantire ai capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. 6 milioni per il 2014 per borse di studio destinate agli studenti iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per quanto riguarda i libri di testo, per quest’anno scolastico gli studenti potranno utilizzare liberamente libri di testo nelle edizioni precedenti, purché conformi alle indicazioni nazionali; 8 milioni complessivi (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) vengono stanziati per finanziare l’acquisto da parte di scuole secondarie (o reti di scuole) di libri di testo ed e-book da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate.
Inoltre cambiano le regole sui tetti di spesa: d’ora in poi dovranno essere i dirigenti scolastici ad assicurarne il rispetto non approvando le delibere del collegio dei docenti che ne prevedono il superamento. Per la lotta alla dispersione scolastica sono stanziati 15 milioni (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) e sarà avviato un Programma di didattica integrativa che contempla il rafforzamento delle competenze di base e metodi didattici individuali e il prolungamento dell’orario per gruppi di alunni nelle realtà in cui è maggiormente presente il fenomeno dell’abbandono e dell’evasione dell’obbligo, con attenzione particolare alla scuola primaria.
Particolarmente importante il potenziamento dell’offerta formativa con 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) che andranno all’insegnamento della geografia generale ed economica. Un’ora in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale, provvedimenti voluti in modo particolare dal ministro Carrozza. Per quanto riguarda i provvedimenti inerenti gli operatori scolastici il decreto prevede tra l’altro un cambiamento nella procedura di assunzione dei dirigenti scolastici che saranno selezionati annualmente attraverso un corso-concorso di formazione della Scuola nazionale dell’amministrazione; sarà definito un piano triennale di immissioni in ruolo del personale docente, educativo ed Ata (Ausiliario tecnico e amministrativo) per gli anni scolastici 2014/2016 (69mila docenti e 16mila Ata nel triennio).
Inoltre per garantire la continuità nell’erogazione del servizio scolastico agli alunni disabili, viene autorizzata l’assunzione a tempo indeterminato di docenti di sostegno (oltre 26.000). Si darà così una risposta stabile a più di 52.000 alunni oggi assistiti da insegnanti che cambiavano da un anno all’altro. Per ciò che riguarda l’edilizia scolastica, per far fronte alle carenze strutturali delle scuole o per la costruzione di nuovi edifici, le Regioni potranno contrarre mutui trentennali, a tassi agevolati, con la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa depositi o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato. Per quanto attiene la formazione dei docenti, sono stanziati 10 milioni per il 2014 per la formazione del personale scolastico.
In particolare, la norma punta ad un rafforzamento delle competenze digitali degli insegnanti, della formazione in materia di percorsi scuola-lavoro e a potenziare la preparazione degli studenti nelle aree ad alto rischio socio-educativo. Non mancano infine provvedimenti per il sistema universitario e della Ricerca. Intanto il discusso bonus maturità è abrogato. Una commissione è attualmente al lavoro per definire proposte alternative per la valorizzazione del percorso scolastico.
Per la valorizzazione del merito e della qualità della ricerca scientifica, la quota premiale del fondo di finanziamento degli enti di ricerca (almeno il 7% del Fondo totale) è erogata, in misura prevalente, in base ai risultati ottenuti nel procedimento di valutazione della qualità della ricerca (VQR); ricercatori, tecnologi e personale di supporto alla ricerca, per un massimo di 200 unità, potranno essere assunti dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia per attività di protezione civile, di sorveglianza sismica e vulcanica, nonché di manutenzione delle reti di monitoraggio.
Vedremo se il decreto nel suo complesso, che verrà “coperto” finanziariamente prevalentemente dall’accisa sugli alcolici, riuscirà a rappresentare la chiave di volta per ridare dignità ad un settore che rappresenta la colonna vertebrale del Paese. Di certo, rispetto ai tagli del passato o alle iniziative sporadiche riguardanti la scuola 2.0, più di facciata che di vera efficacia, questo provvedimento è senza dubbio più organico e rappresenta un passo in avanti.
F.G.
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