Sono sempre più le pubblicazioni scientifiche messe gratuitamente a disposizione dei lettori. Lo rivela uno studio finanziato dalla Commissione europea, secondo cui nel 2011 circa la metà delle pubblicazioni scientifiche erano consultabili gratuitamente, una percentuale doppia rispetto agli studi precedenti.

Boom per le pubblicazioni scientifiche”open source”: libero accesso alla scienza per un'economia più forte

La tendenza generale a mettere a disposizione dei lettori gratuitamente le scoperte della ricerca - il cosiddetto accesso aperto (open source) - è stata confermata oggi da uno studio finanziato dalla Commissione europea. Questa nuova ricerca rivela che l'accesso aperto sta raggiungendo livelli importanti, con circa il 50% delle pubblicazioni scientifiche del 2011 ormai messe a disposizione gratuitamente. Si tratta di una cifra doppia rispetto alle stime degli studi precedenti, appurata con una metodologia raffinata e una definizione più ampia di accesso aperto. Lo studio ha anche valutato che oltre il 40% articoli scientifici sottoposti a valutazione inter pares tra il 2004 e il 2011 a livello mondiale sono ora disponibili online in modalità "accesso aperto". Lo studio verte sull'UE e alcuni paesi limitrofi, nonché il Brasile, il Canada, il Giappone e gli Stati Uniti d’America.

Rendendo più accessibili i risultati della ricerca, l’accesso aperto può contribuire a migliorare e rendere più efficiente la scienza e l’innovazione nel settore pubblico e privato. Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Questi risultati dimostrano che l’accesso aperto deve essere mantenuto. Rendere pubblici i risultati della ricerca rende la scienza migliore e rafforza la nostra economia basata sulla conoscenza".


Bene il settore scientifico, persistono limitazioni nelle scienze sociali e umanistiche

Lo studio ha esaminato la disponibilità di pubblicazioni accademiche in 22 settori della conoscenza nello Spazio europeo della ricerca e in Brasile, Canada, Giappone e gli Stati Uniti. In svariati paesi e discipline oltre il 50% delle pubblicazioni sono disponibili gratuitamente. La disponibilità gratuita della maggior parte degli articoli si rileva nei settori della scienza e della tecnologia generica, della ricerca biomedica, della biologia, della matematica e della statistica. I campi in cui l'accesso aperto è più limitato sono le scienze sociali e umanistiche e le scienze applicate, l'ingegneria e la tecnologia.


La Commissione: l’accesso aperto è fondamentale

Una recente comunicazione della Commissione europea (IP/12/790) ha definito l'accesso aperto come un mezzo fondamentale per migliorare la circolazione delle conoscenze e dunque l'innovazione in Europa. Pertanto, l’accesso aperto sarà obbligatorio per tutte le pubblicazioni scientifiche prodotte grazie ai finanziamenti di Orizzonte 2020, il programma di finanziamento della ricerca & dell'innovazione dell’UE per il periodo 2014-2020. La comunicazione raccomanda agli Stati membri di adottare un approccio analogo a quello della Commissione nei loro programmi nazionali.

La commissaria Geoghegan-Quinn ha sottolineato che la Commissione europea sta promuovendo l’accesso aperto in Europa, anche per i risultati dei propri finanziamenti UE alla ricerca: "Il contribuente europeo non dovrebbe essere obbligato a pagare due volte per la ricerca finanziata con fondi pubblici. Questo è il motivo per cui abbiamo fatto dell'accesso aperto alle pubblicazioni l’impostazione predefinita per Orizzonte 2020, il prossimo programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’UE." (http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/open_source_ricerca_it.htm)

Link ai tre studi:

http://www.science-metrix.com/pdf/SM_EC_OA_Availability_2004-2011.pdf

http://www.science-metrix.com/pdf/SM_EC_OA_Policies.pdf

http://www.science-metrix.com/pdf/SM_EC_OA_Data.pdf

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