New York per tre giorni si tinge di verde e l'Empire State Building diventa faro contro le l'emergenza climatica in tutto il mondo: il grattacielo simbolo della Grande Mela si illuminerà di color clorofilla in omaggio al vertice delle grandi città sul clima che si è aperto l'altro ieri su iniziativa del sindaco Michael Bloombrg.

Affiancato dall'ex presidente Bill Clinton, Bloomberg ha chiamato al capezzale del pianeta febbricitante sindaci e amministratori di 45 grandi città della terra, tra cui Roma. La riunione "C40 Large Cities Climate Summit", i cui lavori entrano nel vivo oggi, si prefigge un confronto su strategie e soluzioni per arginare l'inarrestabile cammino dell'effetto serra: previsto l'afflusso di una trentina di sindaci e oltre 250 esperti e rappresentanti di grandi metropoli tra cui Londra, Singapore, Tokyo, Pechino, Città del Messico, Rio del Janeiro, Sidney, Mosca, Parigi e Bangkok.

«Non possiamo nascondere più la testa nella sabbia. Il cambiamento climatico è una realtà con conseguenze reali e una città come New York non può limitarsi a sperare per il meglio», ha detto il sindaco, un repubblicano, i cui elettori, in un sondaggio pubblicato oggi dal Daily News, hanno confermato la stoffa presidenziale a dispetto dei ripetuti dinieghi dell'interessato.

Pur coprendo appena l'un per cento della superficie della terra, le città sono responsabili per tre quarti del consumo mondiale di energia ed hanno pertanto un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni inquinanti. La Clinton Climate Iniziative, braccio ambientale della Fondazione dell'ex presidente Clinton, ha già avviato programmi pilota con alcune metropoli e altri ne annuncerà nel corso del vertice.

La riunione sul clima a New York segue di due giorni la presentazione a Houston del piano energetico di Bloomberg a livello nazionale: il sindaco, che a metà aprile ha lanciato un pacchetto di cento proposte per New York tra cui il controverso pedaggio di otto dollari per entrare al volante nel centro di Manhattan, ha suggerito di imporre tetti federali sulle emissioni inquinanti delle auto, incentivi all'eolico, al nucleare e per chi acquista l'auto ibrida.

Partecipano al confronto di New York non solo amministratori di enti locali (tra questi il sindaco di Lontra Ken Livingstone e di San Francisco Gavin Newsom) ma anche colossi finanziari e industriali tra cui Citigroup, JPMorgn Chase, Time Warner, Siemens, Alcoa.

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