Roma. «Intendiamo esprimere profondo sdegno e viva preoccupazione in merito a questa scellerata scelta, che verrà purtroppo attuata dall’Esecutivo, in merito all’annunciata questione della sanatoria delle penali ai Concessionari. Ancora una volta le potenti Lobby hanno purtroppo condizionato l’azione politica del Governo in materia di gioco d’azzardo».

Così Don Armando Zappolini, portavoce della Campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”- promossa da ACLI, ADUSBEF, ALEA, ANCI, ANTEAS, ARCI, AUSER, Avviso Pubblico, CGIL, CISL, CNCA, CONAGGA, Federconsumatori, FeDerSerD, FICT, FITEL, Fondazione PIME, Gruppo Abele, InterCear, Libera, Shaker pensieri senza dimora, UISP – all’indomani della scelta del Consiglio dei Ministri in merito al condono sulle maxi penali elevate ai Concessionari del gioco d’azzardo. «Si tratta, prosegue Don Zappolini, di una delle pagine più tristi che in questi anni hanno interessato il rapporto tra filiera del gioco e politica».

Quelli di “Mettiamoci in gioco” ricordano che un’indagine della Magistratura contabile, quantificò in 136mila (su 207mila allora presenti in Italia, oggi ce ne sono più di 400 mila! ) le Slot che non avevano trasmesso i dati in remoto ai Monopoli di Stato per un periodo ragguardevole di tempo; dati che, se trasmessi correttamente, avrebbero consentito una chiara tassazione sulle somme incassate dalla pratica del Gioco. Così come previsto da contratto, le aziende rischiarono una sanzione complessiva che inizialmente venne stimata in 98 miliardi di Euro.

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