E' salito a 22 il numero dei volontari uccisi mentre prestavano soccorso alla popolazione ferita a causa del feroce conflitto che strazia la Siria: Wasim e Yousef hanno perso la vita ieri sotto i colpi dei mortai. E di nuovo si grida al rispetto delle convenzioni di Ginevra e degli emblemi di Croce e Mezzaluna Rossa.

Altri due volontari della Mezzaluna Rossa Siriana (SARC) sono stati uccisi mentre erano in servizio. La SARC riferisce che, ieri, Wasim Mosely, volontario di primo soccorso, e Yousef Ganss, autista di ambulanza, hanno perso la vita a Homs sotto i colpi di mortai.

"Con la morte di Wasim e Yousef - ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana, con una nota diffusa in serata - il numero dei volontari siriani uccisi durante gli attacchi è salito a 22. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle loro famiglie, alla Mezzaluna Rossa Siriana e ai suoi volontari. E' inaccettabile quanto sta accadendo in Siria dove continua a non essere assicurata la sicurezza e la protezione degli operatori umanitari. E' inaccettabile che si continui a sparare sui soccorritori. Chiediamo fermamente che vengano applicate le Convenzioni di Ginevra, che sia rispettato il mandato e gli emblemi di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. E' fondamentale che i volontari della SARC siano protetti durante i servizi di soccorso e aiuto alla popolazione siriana".

E non è certo la prima volta che viene lanciato questo appello: il 19 agosto scorso, in ocasione della Giornata Mondiale Umanitaria, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa avevano invitato tutti a "rispettare le Convenzioni di Ginevra, il mandato e gli emblemi di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per garantire la sicurezza e la protezione degli operatori umanitari e dei volontari": appello che però è tragicamente rimasto disatteso.

La CRI, lo ricordiamo, si è direttamente impegnata, sin dall'inizio del conflitto armato, a sostegno della Mezzaluna Rossa Siriana per la raccolta dei fondi necessari per sostenere le attività sul campo e aiutare circa 910 milioni di persone: la cifra calcolata per questa operazione si aggira sui 53,6 milioni di franchi svizzeri.

Verranno inoltre stanziati 250.000 euro che saranno inviati per sostenere gli sfollati interni al paese. Inoltre a settembre verrà donata e inviata un'ambulanza blindata. La Croce Rossa Italiana nei prossimi mesi provvederà anche a implementare i programmi per gli sfollati interni e i profughi nell'area mediorientale. (http://ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=10089&idcat=4#.Uh3LTCmmHJs.twitter)

red/pc

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