Accoglienza e confronto con l’altro e con altre famiglie nel lido gestito dalla coop sociale Roma solidarietà e ispirato dalla Caritas diocesana romana. Decine di volontari a disposizione per far incontrare le persone più deboli.

Roma. Lo stabilimento balneare “L’Arca” di Ostia, gestito dalla Cooperativa Sociale Roma Solidarietà (Crs) e ispirato dalla Caritas diocesana di Roma, offre una serie di servizi a carattere ludico-ricreativo e culturale ispirati ai valori dell’ascolto, dell’accoglienza, della tolleranza, del dono e della solidarietà. I protagonisti ne raccontano le finalità: “Il nostro intento non è quello di fare concorrenza economica agli altri stabilimenti proponendo servizi esclusivi; la nostra attenzione è rivolta ad incontrare soprattutto le persone più deboli e fragili, e le attività che vengono svolte nello stabilimento sono solo strumenti al servizio di un progetto esistenziale di più ampio respiro, che coinvolge la persona nella sua interezza, fisica, psichica e spirituale. Lo slogan che contraddistingue l’Arca è “un’alternativa per tutti”, proprio perché si vuole offrire a chiunque, l’opportunità di trascorrere un periodo più o meno lungo al mare, che sia di vacanza o di incontro, di svago o di carattere culturale”.

Tutti possono, così, ritrovarsi insieme, in particolare agli anziani e ai bambini si favorisce il desiderio di trascorrere insieme ad altri un momento della propria giornata o della propria vacanza. L’Arca nasce con l’obiettivo di far stare insieme le famiglie, di indurre nonni, genitori e figli a stare insieme: giocando, parlando, divertendosi. L’obiettivo dell’Arca è anche quello di facilitare l’apertura all’altro, a colui che non appartiene alla propria famiglia: e in questa apertura bisogna abbattere i propri pregiudizi sociali, di ceto o di identità.

Lo stabilimento, oltre ai servizi ordinariamente connessi alla balneazione (spiaggia attrezzata, ombrelloni, sdraio, lettini, docce, servizi e quanto altro), vuole offrire soprattutto un’esperienza umana: in primo luogo intra-familiare, ma poi anche interfamiliare, nella convinzione che solo attraverso il confronto con l’altro e l’interazione si possa crescere e migliorare. Le iniziative, all’interno dello stabilimento, vengono realizzate grazie alla presenza giornaliera di decine di volontari, che mettono a disposizione il proprio tempo, per essere vicino soprattutto a chi durante l’anno vive momenti di solitudine relazionale, garantendo momenti di svago, di relax e di divertimento, oltre che momenti di condivisione e di incontro che aiutino a scoprire, o a riscoprire, una dimensione personale e relazionale che, troppo spesso, la vita metropolitana ormai ci nega.

Lo stabilimento, inoltre, non chiude i battenti con la fine della stagione estiva, ma viene aperto anche nel corso dell’anno in particolari occasioni: per l’organizzazione di incontri, oppure per festeggiare compleanni o altre cerimonie.he caratterizza l’Arca – dicono ancora i suoi animatori - è che l’incasso viene in gran parte utilizzato per sostenere altre iniziative svolte dalla Caritas nel territorio, come centri di accoglienza, case famiglia per mamme e bambini, case alloggio per anziani, per minori ecc”. Chi viene all’Arca, quindi, non solo trova il modo di passare una giornata o una vacanza serena al mare, ma ha anche modo di contribuire ad aiutare chi è meno fortunato e chi ha più bisogno. (http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/443487/L-Arca-a-Ostia-uno-stabilimento-balneare-che-punta-sulla-solidarieta)

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